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Grande sorpresa la Società Agricola "Alba"

04 gennaio 2016

Grande sorpresa la società agricola “Alba”


Campolieto (Cb) – Alcuni mesi fa, nel corso della prestigiosa rassegna “Cheese”, ho avuto l’occasione di conoscere due giovani agricoltori: Nicola Del Vecchio e Michela Bunino. Allora avevo potuto conoscere la loro azienda agricola e alcuni dei loro progetti per il futuro, come la volontà di realizzare un vero e proprio forno sociale e di costruire praticamente dal nulla un’azienda agricola innovativa e autosufficiente.

Oggi, 3 gennaio 2016, ho voluto vederci più chiaro e ho deciso che valeva la pena visitare la loro azienda di persona. Lasciata la statale 17 all’altezza di Toro, prendo una strada tutte curve che mi porta fino a San Giovani in  Galdo. Il tempo di orientarmi tra provinciali chiuse e comunali interrotte riduce all’osso il mio anticipo di un’ora, ma alla fine riesco ad entrare nel territorio comunale di Campolieto, dove riesco a trovare “Alba”.

All’arrivo trovo Nicola alla prese con i lavori al caseificio. Così trovo il tempo per guardarmi un’attimo intorno e guardare lo splendido paesaggio delle campagne molisane, con i campi coltivati e gli uliveti che si alternano con terreni incolti piccoli boschetti. Proprio il paesaggio, mi dice Nicola, é stato uno dei motivi per cui ha deciso di recuperare i terreni e la casa di famiglia e dare vita ad un’azienda agricola.

La prima parte dell’azienda che vistiamo é l’orto a fianco della casa. Certamente non é molto grande, ma sono numerose le coltivazioni. A fianco é impossibile non notare le galline, ma soprattutto non sentire le quattro oche allevate allo stato brado. Per Nicola e Michela queste specie saranno anche la base delle future attività didattiche dell’azienda,che per ora é stata visitata solo da gruppi di universitari, ma che in futuro vorrebbe essere un punto di riferimento anche per le scuole del territorio.

In seguito vistiamo il locale dove si troverà il forno sociale, rigorosamente a paglia. L’idea é quella di coniugare il gusto per la buona tavola con la coesione sociale. L’obiettivo di Michela e Nicola é quello di far incontrare gli abitanti della zona con gli ospiti delle case di accoglienza molisane e, perché no, anche con qualche turista di passaggio. La formula é semplice: chi vuole aderire all’iniziativa deve pagare una tessera annuale (corrispondente al costo della legna) per poter cuocere il proprio pane nel forno comune. Si tratta di un’evoluzione dell’antica tradizione del forno comune dei piccoli paesi.

In seguito visito i locali dell’antica stalla, destinata a diventare un birrificio artigianale con pub annesso. Insomma, i progetti sono davvero tanti, ma non bisogna dimenticare le attività già avviate, come la produzione di olio e formaggi ovini. Per quanto riguarda il primo, l’azienda produce un monocultivar dalla varietà “Sperone di Gallo”, autoctona di questi luoghi. I secondi sono prodotti in azienda, ma il latte viene fornito da un pastore di Celenza Valfortore, località pugliese ai confini con il Molise.

Conclusa questa giornata posso dire senza paura ai miei lettori di aver visitato un’azienda agricola che ha tutte le carte in regola per diventare un’autentica eccellenza. Speriamo (ma ne siamo convinti) che Michela e Nicola  possano continuare a far crescere “Alba” fino a farla diventare un vero e prorpio modello per tutti i giovani agricoltori.

In chiusura di articolo, mi sembra giusto ringraziare Michele, titolare del ristorante Re Artù di San Giovanni in Galdo. Quando la nostra redazione ha bussato alla sua porta, lui ci ha aperto le porte del suo caratteristico ristorante, regalandoci un pranzo a base di prodotti tipici molisani davvero da ricordare. Luigi M. D’Auria

Nicola Del Vecchio e Michela Bunino, titolari della Società Agricola “Alba”

(Foto: Sebastiano Spina)

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