Ascoli Satriano (Fg) – Il mese di marzo 2024 ha visto un rinnovato interesse, nei Monti Dauni e nel territorio dei 5 Reali Siti, per un’arte agricola antichissima, che fin dall’inizio della storia ha segnato i paesaggi agricoli: la potatura. La volontà di dare nuova centralità e nuova linfa alla potatura nasce dall’impegno di alcuni professionisti delle filiere agricole del territorio Dauno, in particolare per quella dell’olivo e dell’olio.
Il 1 e 2 marzo, in un fondo storico dell’agro di Ascoli Satriano, si é svolto il corso base di potatura dell’olivo e gestione dell’oliveto a vaso policonico, organizzato dal giovane Pasquale Roccia di Oleificio Roccia, attivissimo sul territorio e in prima fila per la filiera dell’Olio dei Monti Dauni. A tenere il corso é stato il docente e formatore Raffaele Antonello della Scuola Potatura Olivo. Al termine del corso, ai partecipanti é stato consegnato un attestato valido per l’iter di potatore certificato.
Il 13 e 14 aprile, invece, i partecipanti si sono spostati a Ordona, presso l’Agriturismo Kyathos e lo storico fondo Cacciaguerra, un luogo storico del territorio che necessiterebbe di un rilancio della sua vocazione agricola, per il corso di potatura avanzato. L’evento é stato organizzato da Fernando Anzivino, potatore certificato, con la docenza sempre affidata a Raffaele Antonello.
L’organizzazione di questi corsi di potatura non é solo importante per il recupero di una tradizione agricola importante per l’identità del territorio. Si tratta, infatti, di un’opportunità di lavoro importante per circa 100 lavoratori stagionali su base annua nel territorio dei Monti Dauni e dei 5 Reali Siti.
Le aziende agricole del territorio, inoltre, necessitano di potatori di qualità per mantenere elevato il livello medio di una filiera dell’olio che, ricordiamolo, resta comunque ottima, ma ha bisogno di un rilancio importante a partire dalle competenze formate sul territorio, ad esempio con potatori in grado di scegliere con cura i giorni deputati alla potatura a vaso policonico.
La formazione di potatori di qualità, dunque, aiuta gli olivi e aiuta i produttori del territorio. Servirebbe un ricambio generazionale per sostituire i professionisti più anziani e per questo l’apporto dei partecipanti ai corsi di marzo sarà certamente fondamentale. La nostra redazione ha potuto incontrare nuovi giovani potatori del territorio come Giovanni Rubini, giovane di Ordona ma con fondi agricoli storici dell’agro di Ascoli Satriano, pronto a mettersi in moto per il rilancio del territorio e della sua filiera dell’olio. Donato D’Auria