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MENSILE REGISTRATO AL TRIBUNALE DI TORINO N° 6 DEL 25.02.2014 - DIRETTORE RESPONSABILE DONATO D'AURIA

Agroalimentare

Fondazione Agrion presenta un Manifesto di Agroecologia alla Regione Piemonte

19 marzo 2024

Torino – Venerdì 15 marzo 2024, presso la sala trasparenze del Grattacielo della Regione Piemonte, si é svolto un interessante convegno dal titolo “Agricoltura, Piemonte, Futuro”, organizzato da Unioncamere Piemonte e soprattutto da fondazione Agrion, realtà sempre più importante a livello regionale e non solo per la promozione di pratiche agricole innovative  e sostenibili allo stesso tempo.

Dopo i saluti istituzionali di rito, il Presidente di Fondazione Agrion, Giacomo Ballari, ha mostrato quello che, secondo la sua fondazione, é lo stato di salute dell’agricoltura e delle filiere agroalimentari piemontesi. La regione si conferma in grado di creare valore mediante filiere agroalimentari di qualità, anche apprezzate all’estero. I prodotti piemontesi costituiscono, infatti, oltre il 14% dell’ export alimentare italiano. L’agricoltura piemontese, però, é per certi versi “sotto scacco”, in particolare a causa del cambiamento climatico, i cui effetti sono ben visibili sul territorio, e a causa di filiere agroalimentari per certi versi rese folli dalle attuali situazioni produttive e di prezzo.

Agrion ha scelto, dunque, di chiamare a raccolta le migliori energie del settore agroalimentare piemontese, puntando sull’innovazione ma anche sul benessere del suolo. Non sono mancati, nell’arco della mattinata di lavoro, anche richiami agli operatori della comunicazione. Le recenti vicende del racconto della Pac 2021-2027, passate sotto silenzio su gran parte degli organi di informazione (non sulla nostra testata, che ha dedicato al tema una serie di approfondimenti ancora in corso) ma diventate centrali nei mesi successivi, ci insegnano come non esista un’agricoltura naturale incisiva senza una corretta ed efficace comunicazione delle pratiche agricole.

Interessante, nell’arco del convegno, é stata la riflessione su un rinnovamento ambientale e una rigenerazione dei suoli basati su una visione “agroecologica”. L’approccio agroecologico ai problemi ambientali propone un cambio di paradigma radicale nella gestione delle problematiche ambientali, che punta a mettere al centro la stabilità e le proprietà dell’ambiente naturale, a cominciare da quelle del suolo, considerandole più importanti del semplice profitto agricolo. Si tratta di un approccio che non mira, però, a cancellare la proprietà agricola, ma anzi a favorire le pratiche di condivisione sociale fra proprietari di piccoli fondi responsabili e attenti all’ambiente. Si tratta di un approccio da approfondire e sul quale la nostra testata si soffermerà ancora.

Il convegno “Agricoltura, Piemonte, Futuro” é stato, dunque, un momento di confronto importante, anche nell’ottica del percorso di convegni di avvicinamento alla nuova edizione di ColtivaTo, che si svolgerà dal 20 al 23 marzo 2025. Gli appuntamenti dedicati ad altre tematiche importanti, come la gestione delle risorse idriche in ambito agricolo. Il territorio piemontese e la sua agricoltura possono dunque beneficiare da eventi come questo, soprattutto in preparazione di scelte politiche coraggiose e incisive da parte di tutte le forze politiche. Donato D’Auria

 

 

 

 

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