Candela (Fg) – I Monti Dauni, zona della Puglia appenninica e spesso lontana dalle rotte turistiche, sono stati protagonisti di uno dei Press Tour organizzati, con il patrocinio della Regione Puglia, dall’Associazione Senza Confini, guidata Domenica Giannini e Giovanni Tardivo, svoltosi fra il 7 e il 10 dicembre scorsi. Nel corso di questa tre giorni, operatori della comunicazione diversi (giornalisti, blogger e influencer) hanno avuto la possibilità di conoscere le eccellenze agroalimentari e culturali di tre piccoli comuni della zona: Rocchetta Sant’Antonio, Roseto Valfortore e Candela, tutti e tre sospesi fra le colline e Il Subappennino.
Nella giornata di sabato 8 dicembre e di lunedì 10 dicembre, i partecipanti al press Tour hanno potuto visitare Candela, comune relativamente piccolo ma, anche grazie all’impegno del Sindaco Nicola Gatta, desideroso di far conoscere i tesori del suo territorio, come un centro storico di pregio e produzioni agroalimentari di qualità. Candela organizza da alcuni anni dei mercatini di Natale nelle vie del centro storico, molto apprezzati nel territorio, che hanno contribuito ad un rilancio del comune insieme alla festa del grano, la cui prima edizione si é svolta lo scorso giugno.
Gli altri due comuni toccati dal Press Tour sono stati Rocchetta Sant’Antonio e Roseto Valfortore, inserito all’interno del circuito dei Borghi più belli d’Italia. Si tratta di due piccoli comuni quasi del tutto sconosciuti, ma in grado di riservare grandi sorprese ai visitatori, come centri storici con strette vie e chiese pregevoli e una cucina in cui a farla da padrone sono prodotti rari come erbe spontanee, oltre a tartufi e funghi che crescono nei boschi tipicamente appenninici delle zone più elevate dei Monti Dauni.
L’impressione dei partecipanti é stata tendenzialmente positiva: i Monti Dauni sono un territorio con grandi potenzialit, le cui tradizioni sono molto simili a quelle delle altre “aree interne” della dorsale appenninic, ma con peculiarità che li rendono originali. Secondo molti partecipant, tuttavia, manca un coordinamento in grado di far conoscere al di fuori delle realtà locali le eccellenze del territorio, come il tartufo scorzone nero, non riconosciuto con alcun marchio che ne identifichi le tipicità e la collocazione geografica.
Altri due seri problemi per i Monti Dauni sono la viabilità molto difficoltosa, tanto Rocchetta Sant’Antonio si é trovato quasi isolato la scorsa estate, e la difficoltà di ”fare squadra” tra istituzioni locali diverse per raggiungere obiettivi comuni. L’idea di creare delle unioni di comuni potrebbe risolvere alcuni problemi del territori, ma non é detto che basti ad unire realtà che, pur essendo vicine, in alcune situazioni, sembrano quasi essere in concorrenza fra di loro, limitandosi a vicenda e bloccando la crescita di un angolo d’Italia che meriterebbe di essere maggiormente conosciuto dagli amanti del turismo rurale e agroalimentare. Donato D’Auria