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MENSILE REGISTRATO AL TRIBUNALE DI TORINO N° 6 DEL 25.02.2014 - DIRETTORE RESPONSABILE DONATO D'AURIA

Editoriale

Stagione dell’Olio 2023 eccellente per i Monti Dauni

23 gennaio 2024

Ascoli Satriano (Fg) – Il 2023 dell’olio dei Monti Dauni è stato eccellente, anche se il territorio rimane non privo di criticità, soprattutto sul fronte della burocrazia e della valorizzazione di un prodotto che, tuttavia, rimane di altissima qualità e meriterebbe una diversa considerazione a livello nazionale e non solo.

La stagione dell’olio 2023 non é stata positiva in molte regioni oleicole d’Italia, come la Toscana, Il Salento e l’Umbria, che hanno avuto produzioni scarse o quasi azzerate. Le quantità non sono state elevate anche nelle zone più elevate del Subappennino Dauno (altro luogo dove le perdite in termini di produttività non sono state contenute), mentre eccellente é stata la produzione nei Reali Siti e nei comuni dove gli Appennini declinano verso la Capitanata, come Ascoli Satriano.

Un Olio di qualità e una stagione positiva, dunque, anche se per certi aspetti ci troviamo di fronte ad una occasione persa per il territorio e, nello specifico, anche per i tre trappeti di Ascoli Satriano. Di fronte ad una richiesta molto elevata e ad un prezzo che si sta attestando su livelli che riconoscono maggiormente le qualità dell’Olio locale, si è scelta la strada del profitto immediato e del commercio, al posto di quella più difficile (ma certamente migliore per il territorio) degli investimenti e della promozione di un prodotto d’eccellenza come l’olio dei Monti Dauni. Gli investimenti e gli acquisti di grandi aziende, infatti, devono essere ben accetti solo in un’ottica di valorizzazione delle produzioni locali, non in quella di un mero commercio di olive.

Proprio le difficoltà lamentate dal territorio e dai suoi produttori, come l’assenza di personale, l’aumento dei prezzi e del costo della manodopera, dovrebbero, a nostro avviso, essere risolti mediante un grande investimento del territorio per il territorio stesso, e non con un commercio basato sui quantitativi di olive che finisce per svilire i punti di forza. La politica potrebbe certamente svolgere un ruolo di regia in questo senso, ma serve uno sforzo delle realtà produttive che coinvolga anche i piccoli e micro contadini e produttori locali.

Dal punto di vista della qualità della produzione, eccellenti risultati sono stati raggiunti al Laboratorio rurale e produttivo dell’Olio500 di Mezzana della Terra, quest’anno frutto anche di un lavoro importante svolto sulla spigolatura delle Olive, che permette un recupero di olive che sarebbero perse con i metodi di raccolta meno attenti all’ambiente. La qualità dell’olio é stata eccellente, con un blend di 4 varietà di olive (Ogliarola, Coratina, Leccino e Nasuta) che si conferma di alto livello, e gli input che arrivano da questo laboratorio rurale potranno essere affrontati, insieme ai problemi e alle potenzialità del territorio, alla prossima sagra dell’Olio che si svolgerà a febbraio ad Ascoli a Satriano. Donato D’Auria

 

 

 

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