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Ambiente, Eventi internazionali

L’Eco-Schema3 della Pac 2023-2027 valorizza i paesaggi Olivati

13 ottobre 2023

Torino – Il nostro reportage completo sulla Pac dell’Unione Europea 2023-2027 si arricchisce oggi di un nuovo capitolo, quello dedicato all’Eco-Schema3. Si tratta di un capitolo importante per la nuova Pac a livello economico e sociale, ma soprattutto a livello ambientale, perché riguarda la valorizzazione e la tutela degli oliveti storici e dei paesaggi olivati.

L’Unione Europea ha deciso di investire in modo importante sul mantenimento e il recupero di superfici olivate di elevato valore paesaggistico e storico, con densità comprese da 60 alberi per ettaro fino a 300 alberi per ettaro. Il valore ambientale di queste colture viene riconosciuto anche dalla consociazione con altre colture arboree e con pratiche di inerbimento, intefila e interalbero.
Ci troviamo in presenza, dunque, di un deciso sostegno, da parte delle istituzioni politiche europee, a pratiche  che rifiutano l’agricoltura intensiva e la creazione di paesaggi olivati con varietà non autoctone, impiantate unicamente per una ragione di maggiore resa e maggior profitto.

Una politica agricola decisamente migliorata, su questo punto, che tiene conto degli errori fatti nel passato, anche riguardo alla risposta a emergenze che hanno interessato i paesaggi olivati in diverse parti d’Europa, dove i nuovi oliveti, realizzati in risposta a grossi incendi o epidemie delle piante, sono stati spesso realizzati in modo intensivo, anche con forti contributi statali ed Europei, come denunciato da Marina Fresa, paesaggista e a sua volta olivicoltrice, nel suo libro “In un mare di Ulivi”.

Provvedimenti che possono aiutare veramente l’agricoltura storica e naturale, anche se non mancano le criticità anche per questo Eco-Schema3. La burocrazia, infatti, resta difficile nonostante regolamenti sulla carta relativamente chiari e di facile applicazione. Dobbiamo segnalare l’incompatibilità tra diversi Eco-Schemi, che potrebbero portare diversi  piccoli e piccolissimi agricoltori a rinunciare ad alcuni contributi, puntando con più decisione sull’Eco-Schema5, sicuramente più ricco dal punto di vista ambientale e dell’erogazione dei contributi, ma anche sottoposto ad un regime burocratico più difficile e oscuro. Dei rapporti fra questo due Eco-Schemi e del dettaglio dell’Eco5, però, ci occuperemo nel prossimo capitolo del nostro reportage.

Il giudizio della nostra testata sull’Eco-Schema3 resta, in ogni caso, positivo, e auspichiamo che spinga la formazione di reti di produttori locali, interessati a coniugare agricoltura naturale, tradizioni, storia e olii da blend di alta qualità. Nel GiardinOrtoFruttetOliveto di Mezzana della Terra questo Eco-Schema viene, di fatto, già portato avanti da un progetto decennale, che costituisce un laboratorio naturale che produce 3 diversi blend di altissimo livello, oltre a favorire la qualità e la rigenerazione dei suoli e della biodiversità del territorio. Donato D’Auria

 

 

 

 

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