Green Economy e idee per il futuro a “Forlener”
Torino – É proprio vero che, a volte, certi eventi possono cambiare totalmente il pensiero di una o più persone. Pensiamo, per esempio, al caso delle centraline “truccate” delle automobili dl gruppo Wolsvagen. Prima di questo scandalo, infatti, erano in molti a pensare che i diesel, peraltro alterati, delle automobili moderne avrebbero potuto “salvare” il pianeta, perché era opinione diffusa che fossero un perfetto esempio di sviluppo sostenibile. Arrivata la mazzata, in molti si sono sentiti perduti. Per fortuna, non tutti la pensano così, anche perché, come avevano dire i Latini “In medio stat virtus”, ossia “La verità sta sempre nel mezzo”. Visto che gli obbiettivi imposti dalle convenzioni sul clima erano stati in gran parte disattesi, il nostro pianeta non era certo salvo adesso, così come non é perduto ora, dopo che si é scoperto che molte macchine inquinavano più di quanto dichiarato. Occorre, tuttavia, rimboccarsi le maniche. Più o meno così la pensano gli organizzatori di “Forlener”, unico salone italiano dedicato allo sviluppo sostenibile attraverso il legno e i suoi derivati. Il Salone, evento biennale, ha festeggiato il suo ottavo anno di vita sbarcando a Torino, nella prestigiosa sede di Lingotto Fiere. L’evento é stato positivo per entrambi, perché Torino ha arricchito il suo “parterre de roi” di saloni internazionali con un evento importante, mentre gli organizzatori di Paulownia Italia e Salone della Green Economy hanno riscontrato un aumento esponenziale di espositori e visitatori, davvero tantissimi ad affollare il Lingotto per l’evento, andato in scena dal 25 al 27 settembre. Al Salone della Green Economy si é parlato di economia, ma anche di antiche tradizioni, vista la presenza di coloro che stanno cercando di riportare in vita la tradizione dei cosiddetti “spazzacamini” in Piemonte. Per quanto riguarda il lato economico, ci si é concentrati soprattutto sul legno, visto come un vero e proprio “carburante” del futuro. Esso va tuttavia preservato e dunque non bisogna di menti care il punto di vista dello sviluppo sostenibile del pianeta. Il legno, infatti, non deve essere considerato l’unico modo per produrre energia pulita, ma uno dei tanti. Non bisogna, infatti, dimenticare quanto fatto di buono nel campo del solare, dell’eolico, del geotermico, dell’idroelettrico e, anche, della ricerca per produrre energia dalle maree e dalle correnti degli oceani: tutti questi modelli devono coesistere, evitando ulteriori sprechi di tempo e inutili consumi di suoli fertili. Visti i temi trattati, si tratta di un evento dai contenuti “alti”, ma anche pieno di idee pratiche che non riguardano un futuro lontano. Per esempio, un’azienda austriaca ha messo a punto una caldaia a base di pellet naturale capace di alimentare tutti gli elettrodomestici di una casa. A completare il salone, va segnalata la presenza di una vasta gamma di prodotti per l’agricoltura e la lavorazione del legno, quali trattori e cippatrici. In conclusione, non si può non fare i complimenti agli organizzatori, capaci di adeguare l’evento da cornici più piccole come quelle di Biella e Vercelli ad una decisamente più grande come quella del Lingotto Fiere. Speriamo che i loro sforzi siano ripagati da un pubblico ancora più numeroso tra due anni, visto che Torino non deve lasciarsi scappare un evento come “Forlener”. Luigi M. D’Auria