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Agroalimentare

Futuro dell'agricoltura e dei Monti Dauni a Villa Jamele

21 luglio 2017

Futuro dell’Agricoltura e dei Monti Dauni a Villa Jamele

Orsarà di Puglia (Fg) – É stata una presentazione in grande stile, quella della diciassettesima edizione della Sagra dell’Asparago di Orsara di Puglia. L’evento, infatti, é stato presentato con un convegno, tenutosi presso la prestigiosa cornice di “Villa Jamele”, dedicato al futuro dell’agricoltura dei Monti Dauni e non solo. Proprio per questo, Beppe Zullo, uno dei principali ambasciatori del territorio dei Monti Dauni, ha deciso di ospitare questo evento. Il cuoco contadino, infatti, possiede un orto biologico all’interno della sua Villa Jamele, dove coltiva prodotti tipici dei Monti Dauni che serve poi sullla sua tavola in occasione di eventi e feste.

Presente in collegamento telefonico da Bruxelles anche l’onorevole Paolo De Castro, Vice Presidente della commissione agricoltura del Parlamento Europeo. In veste di moderatore, invece, il giornalista Mimmo Cicolella. Nel corso del convegno, si é parlato del futuro dell’agricoltura che, secondo quanto osservato da diverse ricerche, dovrebbe diventare sempre più legata alla tecnologia e ad un controllo a distanza delle colture. L’aumento della popolazione mondiale, infatti, richiede una maggiore quantità di prodotti da immettere sul mercato, quantità che gli agricoltori non possono assicurare con le tecnologie attuali.

Non bisogna dimenticare, tuttavia, che l’agricoltura meccanizzata ha spesso comportato una diminuzione e della qualità dei prodotti (basti pensare a quanto succede ogni anno nella filiera produttiva dei grani). L’obiettivo, dunque, dovrebbe essere quello di unire le competenze dei contadini locali, depositari delle tradizioni locali, e quelle degli ingegneri specializzati nel settore agroalimentare, che possono garantire maggiore professionalità e redditività. Il modello, a livello di realtà locali, potrebbe essere quello della  cooperativa Giardinetto di Orsara di Puglia, che riesce a fare da tramite tra i produttori locali e le esigenze di una clientela che richiede grandi quantità di prodotti.

Nel corso del convegno, poi, é emersa anche la necessità di trovare un futuro per l’agricoltura dei Monti Dauni, zona della Puglia  che fatica a promuovere le proprie eccellenze (anche se le visite in alcuni comuni, come Alberona e Candela, sono cresciute rispetto al 2015). Dal punto di vista delle produzioni agricole, le mandorle e gli asparagi potrebbero soppiantare, almeno in parte, il grano, troppo esposto alla concorrenza internazionale. Inoltre, le fiere e i locali di qualità, come Villa Jamele, dovrebbero fare da traino per il resto del territorio, creando uno “zoccolo duro” di turisti interessati ad un turismo di tipo rurale, in cui le eccellenze agroalimentari del territorio sono al centro dell’itinerario del viaggiatore. Donato  D’Auria


L’orto biologico di Villa Jamele

(Foto: Sebastiano Spina)

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