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Agroalimentare, Paesaggio

Reportage del Tour Enogastronomico “Irpinia d’Oriente, alta Irpinia”

16 agosto 2022

Calitri-Nusco (Av) – Tra sabato e domenica 6/7 agosto 2022, si é svolta la seconda edizione del Tour enogastronomico “Irpinia d’Oriente alta Irpinia, organizzato da Gerardo Vece. Sabato mattina da Calitri c’è stato lo spostamento verso il comune di Cairano, con visita del borgo e della “via delle cantine” con circa cento cantine di epoca epigee. Guida d’eccezione il sindaco Luigi D’Angelis, che possiede un vigneto con vitigno Aglianico. La visita, sempre condotta dal sindaco, é proseguita con una degustazione nel birrificio artigianale  “Skapte”, che realizza birre non filtrate. Il programma é proseguito con un pranzo veloce all’osteria Voira e il trasferimento a Nusco.

Il pomeriggio é stato ricco di contenuti con simposio sulla storia dell’Aglianico del Vulture, Irpinia e Sannio, con l’accoglienza curata  dalla Pro Loco di Nusco con la collaborazione di “Casa Mito”cantina storica del “Balcone d’Italia”. Il simposio é andato in scena a Villa Veccchia di Nusco, con racconto approfondito sull’Aglianico, tra Irpinia, Sannio e Volture. Presenti il prof. Riccardo Cotarella, con i qualificati interventi dell’Assesore allagricoltura della regione Campania, Felice Casucci. Moderatrice é stata Paola Restelli,  Wine immersive ambassador.

La Campania é una terra ricca di cultura contadina, un territorio con 25.000 ettari di vigneto, adatti ad accogliere produzioni vitivinicole di qualità con vitigni esclusivamente autoctoni che tracciano le proprie radici dall’antichità greca: Aglianico,Fiano, Greco, Falanghina. Un solo Brand per il marketing verso l’estero potrebbe essere un’idea per crescere ancora. Il prof Catarella ha proposto di continuare a curare la qualità del vino, parlando anche del territorio, ma l’aspetto fondamentale resta quello delle persone che con cla pazienza hanno portato il vino a livello di eccellenza con scienza e passione. Comunicare con professionalità vitivinicola deve essere, invece, il compito degli operatori della comunicazione. La serata si é conclusa con la degustazione di vini di produttori importanti e di cantine storiche.

Domenica mattina, dopo la visita del Borgo e delle grotte di Calitri. Fra le stradine tortuose del centro storico si trovano disseminate numerose grotte utilizzate per la stagionatura dei salumi di produzione locale. Fra questi, la Masseria Valenzio di Lucia Protano che racconta una paseologia agricola tra Calitri, Lacedonia, Aquilonia e Bisaccia, realizzando prodotti d’eccellenza da 15 anni.  La filiera corta dell’azienda porta alla produzione di Soppressata, salsiccia Calitrana, capocollo, lardo di maiale nero casertano.  Il tour si é chiusa con visita alla grotta di Girolamo Caruso, piccolo viticultore che addirittura produce solo cento bottiglie di moscato con procedimento antico e naturale da regalare a familiari e amici in occasioni di festività.

In conclusione di questo secondo tour enogastronomico dell’alta Irpinia, organizzato da Gerardo Vece,  un brindisi di augurio verso la terza edizione. Si é trattato di un evento di livello ma con qualche criticità: la viabilità del territorio va potenziata e migliorata per accogliere un turismo di qualità. I prodotti e l’eccellenza del territorio sono ricchi e vanno tutelati, senza aspettarsi un turismo di massa senza senso. É necessario puntare sul vino, che oramai è l’eccellenza, con marketing e comunicazione professionale, ma anche i prodotti piccoli sconosciuti e di eccellenza avrebbero necessità di un press tour specialistico per fare un bel salto di qualità. Donato D’Auria

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