seguici anche su

MENSILE REGISTRATO AL TRIBUNALE DI TORINO N° 6 DEL 25.02.2014 - DIRETTORE RESPONSABILE DONATO D'AURIA

Scoperchiamo la pentola

Alessandro Bezzi nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano

12 maggio 2016

Alessandro Bezzi nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano
Reggio Emilia, 9 maggio 2016 – E’ il reggiano Alessandro Bezzi, 47 anni, imprenditore agricolo alla guida della latteria sociale Centro Rubbianino (Reggio Emilia) il nuovo presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano.

Bezzi è stato eletto all’ unanimità (sposato, padre tre figli, insieme ai fratelli Maurizio e Patrizio conduceva l’azienda di famiglia)

La consacrazione alla guida del Consorzio è avvenuta nell’ambito del Consiglio di amministrazione dell’Ente di tutela a poco più di un mese di distanza dalle dimissioni dall’incarico dopo una presidenza decennale da parte del Presidente uscente Giuseppe Alai,
Bezzi, non è nuovo a cariche importanti ricopre attualmente il ruolo di vicepresidente nazionale del settore lattiero-caseario di Fedagri/Confcooperative un colosso cui fanno capo 640 cooperative casearie con oltre 21.000 produttori associati e un fatturato stimato di 4,5 miliardi.

Il Presidente Bezzi continuerà ad essere affiancato alla vicepresidenza da Adolfo Filippini (vicario, modenese), Piero Maria Gattoni (mantovano) e Monica Venturini (parmense) una presenza nel board assicurata per le provincie più importanti del nostro formaggio più conosciuto all’ estero e non solo.
Già componente il Consiglio di amministrazione e il Comitato esecutivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Bezzi traghetterà, se si può definire con questo termine, per circa un anno l’Ente di tutela, verso il rinnovo del Consiglio, previsto proprio nella primavera 2017. Assemblea dei soci, che proprio in questa settimana ha tra l’altro approvato il nuovo “Piano di regolazione dell’offerta” per il triennio 2017-2019.
“Sarà questo – sottolinea Bezzi nella sua dichiarazione – il nostro primo punto di riferimento per mantenere un indispensabile equilibrio tra un’ordinata gestione dei flussi produttivi e la domanda interna e internazionale, perché è principalmente a questo che si lega la possibilità della valorizzazione di un’eccellenza che si traduca in reddito reale per i produttori, che solo dopo 18 mesi di crisi hanno visto un apprezzabile rialzo delle quotazioni”.
“Contestualmente – prosegue il neo presidente del Consorzio – rafforzeremo ulteriormente quelle azioni sui quei mercati esteri che nel 2015 hanno registrato una crescita complessiva eccezionale, pari al 13,2% (+34% negli Usa), anche in virtù di elementi straordinari sui quali occorre puntare ad innestare azioni che stabilmente garantiscano comunque una espansione”.
“Insieme a questi elementi – sottolinea Bezzi – i nostri obiettivi primari restano la qualità assoluta del prodotto, la sua tranciabilità, le azioni di vigilanza dagli allevamenti ai punti vendita, unitamente allo sviluppo di quel “Progetto Qualità” che riguarda le aree di montagna ed è finalizzato alla migliore valorizzazione di una produzione rispetto alla quale non esistono sostanziali alternative in zone che scontano anche più alti costi produttivi”.

Cibus ha rappresentato ancora una volta l’ occasione per il Consorzio presente con un grande stand e con molto eventi, per mostrarsi agli operatori di mercato nazionale, ma sopratutto ai tanti stranieri buyer che meritano di trattare direttamente nei loro stati il nostro prodotto originale e non i falsi contraffatti che nulla hanno che vedere con questo formaggio unico, un fiore all’ occhiello del nostro paese, un eccellenza che deve essere continuamente narrata come avviene per i grandi vini. Narrare il Parmigiano – Reggiano termine tanto caro a Oscar Farinetti creatore di Eataly che ne fa di questa parola non solo un uso quotidiano ma un elemento per portare il made in Italy nel mondo. Noi stessi scrivendo, informando esaltiamo il nostro paese, un territorio di grande vocazione agricola, che lavora con metodi e qualità che ci vengono riconosciute da tutti ma che molto spesso sono indifese perché non riusciamo fare squadra dalla politica, alle imprese, dal mondo agricolo ai media e questa l’ occasione per fare leva, trasmettere autenticità, sicurezza alimentare, e certezza del buono, pulito e giusto come dice Carlin Petrini di Slow – Food, che si raggiunge solo se fa sistema, specie andando farsi conoscere all’estero,la nostra testata nel suo piccolo cercherà di farlo. Luigi Massimo Pavanello

Bando Microbiota - Cibo, Microbiota e Salute