Stupinigi (To) – Da venerdì 11 ottobre a domenica 13, presso la prestigiosa cornice della Palazzina di Caccia di Stupinigi, torna Flor, manifestazione florovivaistica che ha raggiunto la sua quarta edizione a Stupinigi come FloReal. Questa bella manifestazione, organizzata dalla Società Orticola del Piemonte, quest’anno si arricchisce di un’importante novità: la prima edizione del Salone del Pane, che nasce da una collaborazione fra la società Orticola del Piemonte e la Camera di Commercio di Torino e che si svolgerà il 12 e il 13 ottobre, sempre a Stupinigi.
Gli espositori di FloReal saranno oltre 100, provenienti da diverse regioni italiane, con il Piemonte e il suo territorio come regione più rappresentata, seguito a ruota da Veneto e Liguria. Le esposizioni di fiori e frutti saranno accompagnate, come nelle edizioni precedenti, da incontri didattici e seminari, voluti dagli organizzatori per trasformare in cultura e proposte per il pubblico l’amore e la passione per la natura, le piante e le erbe, coinvolgendo anche aspetti legati alla comunicazione del mondo del verde e della natura.
Molto interessante e pronto a diventare un evento autonomo é ovviamente, anche il salone del Pane, che debutta con una prima edizione che coinvolge i prodotti e i produttori del territorio torinese, testimoniando il rinnovato interesse dei consumatori per un prodotto in apparenza semplice come il pane, che in realtà coinvolge filiere di produzione e di trasformazione centrali per il tessuto agricolo e produttivo del nostro Paese. Incontri e degustazioni saranno il cuore pulsante di una manifestazione che rappresenta una bella novità per il mondo del cibo torinese, non solo per il pubblico ma anche per gli operatori del settore.
Nel corso del Salone del pane non mancheranno, inoltre, gli esperimenti, con la presentazione del primo allevamento di grilli per scopo alimentare in Italia, che si trova proprio in Provincia di Torino, a Scalenghe. La volontà di non denigrare prodotti come la polvere di grillo (visto che tecnicamente non si tratta di farina) non deve, tuttavia, far dimenticare ai consumatori e ai comunicatori che c’é ancora moltissimo spazio per promuovere filiere di consumo e di produzione di qualità di grani italiani, legati alla dieta mediterranea, in grado di aiutare a crescere piccoli produttori locali e grani storici autoctoni ancora in grado di dire la loro dal punto di vista nutrizionale e produttivo. Donato D’Auria