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MENSILE REGISTRATO AL TRIBUNALE DI TORINO N° 6 DEL 25.02.2014 - DIRETTORE RESPONSABILE DONATO D'AURIA

Agroalimentare, Paesaggio

Emozioni e Passione alla seconda edizione della rievocazione della Mietitura del Grano a mano

12 agosto 2022

Deliceto (Fg) – Sabato 23 luglio 2022 si é svolta nella località Tremoleto di Deliceto, in una partita di 4mila metri nella proprietà della famiglia Infante, composta da Lorenzo, Antonio, Federica e Maria Incoronata. Ovviamente presente il capo mietitore e fondatore del gruppo Folk di Deliceto “Skaria”Antonio Cappiello, animatore della Famiglia allargata, ma anche titolare dell’unica azienda agricola con la presenza di asini, cavalli, pecore e capre, oltre a tutti gli animali da cortile.

Si é trattato di una rievocazione della mietitura del grano a mano, con degustazione della “colazione Contadina” e “merenda del mietitore” con gran festa finale dell’Aia, con musica e canti popolari di “Skaria”, musica e tradizioni.

La giornata della mietitura del grano a mano raccontata tutti i passaggi della mietitura “come una volta”, creando una suspense incredibile.  La prima edizione é 2004, una festa della mietitura con inizio manifestazione intorno al campo sportivo e finale nella piazza di Deliceto. La festa della rievocazione si svolgeva dopo la festa della Madonna del Carmine, poi dopo qualche edizione sono intervenute problemi burocratici, una multa di 400 euro e addirittura un tragico incidente.

Dopo la morte di Rocco infante a 92 anni, amici, figli e parenti e l’associazione gruppo folk hanno sentito l’esigenza di rifare la festa e la rievocazione, ambientandola nel suo terreno storico di 4.000 metri, detto una “partita”, in località Tremoleto. Nel 2021, anche a causa delle limitazioni Covid, l’evento si é svolto con numeri minori, quasi a livello di famiglia allargata. Un’edizione che é stata una sorta di prova generale per il futuro: quest’anno si é ripartiti con un programma ben definito, con la partecipazione di tutte le associazioni del paese e con l’interesse del comune.
Tutti gli ospiti presenti, anche i bambini e i diversamente abili hanno potuto provare a tagliare il grano con la falce, in una bella cornice di festa che dovrebbe continuare anche nelle prossime edizioni. L’evento, infatti, ha tutte le carte in regola per diventare una “classica” di conservazione e valorizzazione della civiltà contadina.

Assoluta protagonista la signora Angiolina, che ha impastato cavatelli per tutti i presenti, spiegando la differenza di prodotti tra la “colazione contadina”  (prosciutto, salsiccia pane, focaccia e caciocavallo accompagnato dal vino per dare energia al mietitore)  e la “merenda del mietitore”, con la classica Ciambotta con patate o senza. Il primo piatto, invece, sono stati i cavatelli al pomodoro con le pizze fritte.

La mietitura manuale del grano è stata per millenni tra le pratiche agricole più rappresentative della civiltà contadine di tutto il mondo. Si tratta di un universo di saperi tramandati di generazione in generazione, che scandiva il ritmo delle estati in campagna attraverso rituali ben precisi e collettivi. Le operazioni di mietitura in una partita di 4000 metri erano numerose e svolte da una Paranza di 4 mietitori e una donna che legava le gregne formate da 4-5 manate. Questo patrimonio di saperi incoudeva anche le tecniche di trasporto, trebbiatura, battitura e pulizia del grano. Una miniera di saperi parzialmente perduti con l’ingresso della moderna meccanizzazione di questa coltura. Pratiche, tuttavia, che possono essere riscoperte anche grazie al prezioso lavoro di valorizzazione di grani antichi e tradizioni, che sempre più sono tornati ad imporsi negli ultimi anni in piccole comunità come quella di Deliceto. Donato D’Auria

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