Scorte del Parmigiano Reggiano in lieve crescita
Reggio Emilia – Dopo la tempesta, spiragli di ciel sereno sono all’orizzonte per il nostro formaggio più famoso. Non sono incrementi da strapparsi i capelli, ma sono piccoli segnali nell’oceano: finalmente le scorte di Parmigiano Reggiano sono in lieve flessione.
Il riferimento, in particolare, é al prodotto stagionato di 18 mesi, per il quale (fonte Si-PR) si registra un calo dell’1,1%: non accadeva dal 2013, quando la flessione fu dello 0,2%.
“É un dato positivo- come dichiara il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai- “chiaramentedeterminato da un aumento della richiesta che sta proseguendo soprattutto dall’estero, da nuovi mercati in costante crescita come la Polonia, e va a consolidare quei dati che a fine ottobre parlavano di un + 2,3 % delle vendite nella GDO (in netta controtendenza rispetto al calo del 2,9% della vendita di formaggi duri) un flusso di esportazioni che a fine agosto risultava in crescita del 7,2% per il prodotto in forme o prozionato e del 14,7% per il grattugiato”.
“La flessione delle scorte – prosegue Alai – é a maggior ragione significativa de si considera che si riferisce ad un prodotto marchiato e stagionato oltre 18 mesi, sul quale aumentano coplessivamente quegli acquisti che in questi anni si erano già fortemente innalzati per il formaggio a lunga stagionatura (30 mesi e oltre), determinando cambiamenti profondi nella struttura delle scorte”.
Alla crescita dei consumi e alla diminuzione del prodotto in stagionatura nei magazzini corrisponde un consolidamento della ripresa delle quotazioni d’origine, che si era già manifestata tra la metà di ottobre e la metà di novembre.
“La cautela – sottolinea il presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – é ancora d’obbligo, ma la Borsa comprensoriale ha registrato un ulteriore incremento di 10 centesimi al chilo venerdì scorso e i segnali, che giungono dalle ancor più recenti sedute dei mercati delle province interessate, sono ancor più confortanti. Siamo ancora al di sotto di valori in grado di garantire ai produttori reale redditività, ma questo trend, ora accompagnato da una flessione delle scorte finalmente evidente, apre migliori prospettive di ritorno a livelli più soddisfacenti, soprattutto in vista di quelle festività che già l’anno scorso determinarono un sensibile rialzo (+7% rispetto al 2013) delle vendite sul mercato interno”.
Non ci resta che vedere che il Natale alle porte possa rappresentare un periodo di ulteriore crescita dei consumi e, quindi, un ulteriore treno positivo per il Parmigiano Reggiamo e le sue scorte. Luigi Massimo Pavanello