Quasi tutto pronto per la terza edizione del “Maggio dei Maccheroni”
Napoli – In tutto il mondo, quando si cita una città mediterranea, si pensa a Napoli. É inutile spiegare agli stranieri che la città partenopea si affaccia sul Mar Tirreno, ma per loro il clima, i sapori e gli abitanti di questa città rappresentano qualcosa di unico, capace di fare da ambasciatore a qualcosa di più grande della città stessa.
Da sempre, maggio é uno dei mesi più consigliati per visitare il capoluogo della Campania. Il clima mite e l’onnipresente brezza di mare consentono di godere ancor di più tutte le bellezze che la città ha da offrire ai turisti. Tra il 10 e il 19 di quel mese che abbiamo appena lodato, inoltre, nel Cortile della Basilica di Santa Chiara si svolgerà uno splendido evento dedicato alle eccellenze gastronomiche campane e ai produttori che hanno reso famosa in tutto il mondo la gastronomia campana, il tutto condito da un po’ di memoria storica.
Quest’anno gli organizzatori dell’evento (l’associazione “Oltre il Giardino”) hanno deciso di dedicare questa terza edizione a Carlo III di Spagna, di cui ricorre il tricentenario della nascita. Erede della famiglia reale dei Borbone, Carlo divenne Re di Napoli e della Sicilia nel 1734 e, prima di ereditare il trono di Spagna, governò in maniera illuminata quella che oggi é l’Italia Meridionale. Alcune opere pubbliche, come l’acquedotto che prese il suo nome, sono ancora oggi infrastrutture fondamentali per il corretto funzionamento della città.
Partecipare a questo evento sarà come fare un viaggio del tempo, che consentirà di conoscere la gastronomia napoletana del Settecento e, soprattutto, quali dei prodotti di allora possono essere recuperati dal grande pubblico. Nella taverna allestita per l’occasione si potranno degustare piatti tipici del Settecento, mentre nel mercato (dove si pagherà con le monete dell’epoca, i Carlini e i Tornesi, dati da appositi cambiavalute) si potranno conoscere direttamente i produttori, ma anche conoscere le tecniche di realizzazione di alcune eccellenze napoletane, come i liuti e le ceramiche di Capodimonte, la cui produzione iniziò proprio grazie al personale interessamento di Carlo.
Insomma, sarà un grande spettacolo, ma anche una grande occasione per riflettere. Una delle mostre che accompagneranno l’evento, infatti, é dedicata alla scoperta di Pompei, avvenuta proprio sotto il Regno di Carlo. Trecento anni dopo, qualcuno mette in dubio l’utilità di questo sito archeologico di inestimabile valore, purtroppo sempre più esposto a crolli, causati dall’incuria e dalla cattiva gestione del sito.
Speriamo, dunque, che vedere tutto il bello che una città come Napoli può offrire possa convincere amministratori, cittadini e turisti a fare di tutto per conservare queste bellezze e renderle fruilibili ad un numero di persone sempre maggiore. Luigi M. D’Auria