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“Il Fiore della Cannella”- Viaggio nella Cucina Peruviana con Gloria Carpinelli d’Onofrio

13 maggio 2020

Il mio primo incontro con Gloria Carpinelli D’Onofrio, autrice di un appassionante volume in lingua italiana sulla cucina peruviana – Il Fiore della Cannella – si è preannunciato da subito interessante ed anche invitante perché non poteva che avvenire di fronte ad un delizioso Cebiche di pesce, uno dei piatti tipici della cucina peruviana di cui è “ il sommo poeta”, annaffiato da una coppa di Pisco Sour Acholado, la più famosa versione della bevanda nazionale del Perù, il Pisco appunto, di cui l’autrice è anche attenta conoscitrice, rara intenditrice , lady del Pisco e Ambassador del marchio Pisco Porton in Italia. Quando si incontra Gloria Carpinelli D’Onofrio, italo – peruviana innamorata di entrambe queste sue terre, di queste due importanti culture che le appartengono e che la raccontano, si comprende come nel suo libro” Il Fiore della Cannella”, editrice Il Punto, Piemonte in Bancarella, proprio per l’amore e l’appartenenza a quella parte di codice genetico peruviano che rientra nel suo bagaglio di nascita, sia riuscita in questa impresa non facile ma densa di emozioni, quella cioè di trasmettere tutto il suo amore per quella sua terra per noi lontana, ed il suo ricco bagaglio di conoscenze, che proprio le sue pagine ci introducono in un viaggio a ritroso nel tempo, antico di secoli anche nella sua cucina. Perché il Perù è emozione e lo è nei suoi tanti aspetti, in tutti i suoi ambiti compresa la sua tavola che sta divenendo tra le più famose ed apprezzate del mondo. E lei, l’autrice, in 300 pagine, dense di ricette, con fotografie accattivanti, perché in un volume di cucina la bellezza delle immagini è fondamentale, riesce a trasmettere al lettore l’anima profonda della sua Terra, della sua gente, riflessa nella loro enogastronomia e nelle loro usanze. Gloria Carpinelli D’Onofrio nel suo libro prende per mano il lettore e lo porta passo dopo passo, anche attraverso curiosità e aneddoti, a scoprire un grande ventaglio di ricette della tradizione, arricchite di quei dettagli che le rendono fattibili e di sicura riuscita anche per chi peruviano non è. Partendo dall’uso della quinoa, antichissima pianta considerata sacra, che entra in ricette importanti della mensa peruviana così come la patata, altro orgoglio nazionale, che conta più di tremila varietà indigene, differenti per zona di coltivazione, colore ed uso, scopriamo un mondo che resterà indimenticabile, iniziando dai molti colorati antipasti fino ai golosi dessert passando per i ricchi secondi, come il Lomo saltado, piatto tipico a base di

carne di manzo saltata appunto nel wok e laccata, che risente anche delle contaminazioni di altre culture, tra cui quella cinese risalente ai primi dell’Ottocento. Decisamente azzeccata la scelta del titolo che riassume in sé due grandi realtà peruviane. La prima è l’amore per la propria terra che qui si esprime attraverso la canzone “ La flor de la canela “, quasi un secondo inno nazionale di una delle cantautrici, nonché poetessa, più amate di tutti i tempi, la andina Chabuca Granda, così innamorata del suo Paese in ogni sua nota, in ogni suo verso, fino al suo ultimo respiro . La seconda realtà a cui accennavo è l’uso delle spezie, di cui la cannella è parte importante, che vengono proposte in ogni preparazione di questa cucina sudamericana, in quella che è una delle più varie, colorate e di temperamento del vasto panorama gastronomico internazionale. Un posto preminente ed importante l’autrice lo dedica al Pisco, bevanda di bandiera, che la vede fortemente coinvolta nella sua divulgazione e conoscenza. E’ un’acquavite, un puro distillato di mosto d’uva con una tradizione lunga di secoli, uno dei cuori pulsanti del Perù, anche molto versatile nei vari cocktails di cui entra a far parte. L’autrice, infaticabile divulgatrice del suo sapere enogastronomico, lo introduce così:” Nelle misteriose vene del Perù scorre un sangue cristallino, gentile e forte come chi lo abita ed il Pisco, va detto, sta letteralmente conquistando il favore del mondo enogastronomico internazionale anche grazie alla passione di chi, come me, questa bevanda la conosce da generazioni e non si stanca di portarla in giro per il mondo”. Questa cultura culinaria sudamericana è espressione di incroci di lingue, usanze, costumi ma anche di profumi e di colori di quella terra forte e fiera, crocevia di antiche tradizioni e di moderni scambi, non certo facili da narrare e da racchiudere tra le pagine di un libro per la loro grande ricchezza e varietà, percorso qui pienamente riuscito. Patrizia Foresto

Gloria Carpinelli d’Onofrio – “ Il Fiore della Cannella “ – Editrice Il Punto

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