Tutto pronto a Cherasco per “Helix 2021”
Cherasco (Cn) – Dopo una prima edizione digitale, svoltasi nel 2020, é finalmente tempo di un’edizione in presenza per “Helix 2021”, unica manifestazione internazionale dedicata interamente alle chiocciole. La scelta della sede del prestigioso evento non é casuale: la Chiocciola “metodo Cherasco” é una risorsa importante per il territorio, dal punto di vista produttivo, enogastronomico ed economico.
L’organizzazione di “Helix 2021” é affidata all’Ane (Associazione Nazionale Elicicoltori) e all’Istituto Internazionale di Elicicoltura, su impulso del Presidente Simone Sampó e del suo staff. A fare da cornice all’evento, che si svolgerà sabato 16 e domenica 17 ottobre, il centro storico di Cherasco, all’interno del quale sarà ricavata un’area di 2000 mq, divisa in quattro aree tematiche principali, dedicate al mondo del cibo, al benessere, all’arte e all’economia, declinate ovviamente nelle loro possibili connessioni con il mondo dell’Elicicoltura.
Gli organizzatori di Helix cercheranno di promuovere le chiocciole e l’Elicicoltura come strumenti possibili di sviluppo di economie circolari, legate ai territori, ma anche per sensibilizzare gli operatori della comunicazione e del mondo agroalimentare sulle possibilità gastronomiche offerte dalle chiocciole stesse: il calendario di eventi, show cooking e degustazione realizzati da chef stellati é fitto e occuperà entrambi i giorni, con l’area dedicata al mondo del cibo che sarà coordinata dall’imprenditore Martino Crespi, cofondatore di “1,618 Lumachificio Aureo”.
Nella giornata di sabato 16 ottobre, spazio anche per la storica cinquantesima edizione del Convegno Internazionale di Elicicoltura, che sarà ospitato nel Palazzo Municipale di Cherasco. La due giorni di Helix, dunque, si presenta come un evento di alto livello, nel quale approfondire nuovi modelli sostenibili e circolari, ma anche conoscere meglio il mondo dell’Elicicoltura, rimasto una piccolissima nicchia per molti decenni ma ora in piena crescita, sia nel territorio cheraschese che, soprattutto, nella gastronomia di livello e nell’allevamento di qualità anche in altre parti d’Italia. Donato D’Auria