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Celeste Anguilano: impresa individuale di qualità nei Monti Dauni

27 agosto 2016

Celeste Anguilano: impresa individuale di qualità nei Monti Dauni

Ascoli Satriano (Fg) – Dopo un viaggio abbastanza faticoso, riusciamo finalmente a raggiungere il comune di Ascoli Satriano, un paese di seimila abitanti situato alle pendici dei Monti Dauni, in Provincia di Foggia. Da qui é possibile ammirare da una posizione privilegiata il Gargano, l’Appennino e, nelle giornate più limpide, anche il mare Adriatico. Dopo alcuni minuti di ricerca, riusciamo finalmente a trovare la casa di Celeste Anguilano. Non é difficile riconoscerla dalle altre, visto che  il piccolo cortiletto di fronte all’ingresso ricorda in tutto e per tutto l’aria di una cascina,  ingombro com’è  di mandole e fichi messi a seccare al sole.

In questi ultimi anni si é parlato molto spesso di “ritorno alla terra”. Con questo termine si vuole indicare una sorta di controesodo che riguarda molti giovani italiani, che a causa del momento di crisi economica attuale sono tornati a fare i contadini e allevatori, mestieri che dal boom economico in poi sono stati spesso considerati “poco onorevoli”, soprattutto per i più giovani. Prima di recensire altre aziende guidate da giovani agricoltori, la nostra testata ha deciso di dedicare spazio a chi il contadino  lo fa da sempre, e non ha alcuna intenzione di rincunciare alla propria terra.

Di sicuro sarà difficile dimenticare questa intervista. Mentre il paese, lentamente, si sveglia (siamo venuti ad Ascoli Satriano a ridosso della festa patronale di San Potito), iniziamo a parale con Celeste in una vecchia stalla dove sta producendo, con una macchina che sa di antico, la salsa dei suoi pomodori. Mentre la mano scorre veloce, Celeste ci racconta  dei suoi tre ettari e mezzo di terreno, che non ha mai pensato di lasciare quando il marito é deceduto. Verso metà mattina, saliamo in macchina e in un batter d’occhio ci troviamo in località “Mezzana della Terra”. Qui spiccano subito gli imponenti ulivi, piantati nel lontano 1921 (ma in altri terreni ve ne sono alcuni che risalgono al 1907). Girando per i filari, però troviamo anche mandorle, gelsi, fichi, amarene e pomodori. Celeste ci racconta che in questo momento si sta concentrando sulla raccolta delle mandorle e dei fichi. Non bisogna dimenticare, però, la potatura estiva degli ulivi. “La campagna” ci dice Celeste mentre sceglie i fichi da far seccare “richiede una cura costante”.

Di fronte ad un piatto di  pasta fatto in casa (con grano e cime di rapa dell’azienda), Celeste ci racconta della difficile situazione del settore cerealicolo. Il prezzo del grano, complice la concorrenza dei grani esteri, mette in crisi sempre di più i contadini del “granaio d’Italia”. Per questo, nell’ultima stagione, Celeste ha deciso di recuperare dei grani antichi e quasi dimenticati, come il Senatore Cappelli e la Carosella. La quantità ne ha risentito, ma la qualità del prodotto si é alzata rispetto a gli ultimi ann. Una scelta, quella di Celeste, dettata dal voler produrre prodotti buoni e genuini, al di là di prezzi e certificazione.

Terminata la giornata, lasciamo Ascoli Stariano sicuri di aver trovato un’azienda di qualità, che ricalca la tradizione degli antichi contadini locali, che si accontentavano di piccole produzioni, ma erano attentissimi alla cura dei dettagli nelle loro terre. A nostro avviso, ogni giovane contadino dovrebbe seguire l’esempio di Celeste. Nei sessant’anni in cui ha fatto questo mestiere, infatti, é cambiato quasi tutto, ma lei si é sempre fatta guidare dalla ricerca di un prodotto di qualità e dalla voglia di tenere in vita i prodotti locali meno noti (pensiamo ai gelsi o ai fichi fatti seccare in maniera naturale) al grande pubblico ma parte delle tradizioni di questa terra. Luigi M. D’Auria

Celeste Anguilano nel suo orto biologico di Mezzana della Terra

(Foto: Sebastiano Spina)

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