Agroalimentare
Prosegue il viaggio tra eccellenze del Pianalto Astigiano
10 luglio 2014
Prosegue il viaggio tra eccellenze del Pianalto Astigiano
Villanova d’Asti – Come avevo anticipato alla fine del mio ultimo articolo, continua il mio viaggio tra le eccellenze del Pianalto Astigiano, terra al confine tra le province di Torino, Asti e Cuneo, ricchissima di eccellenze agroalimentari, in parte del tutto sconosciute al grande pubblico, soprattutto a causa della mancanza di certificazioni idonee a riconoscere la qualità di questi prodotti (DOP, DOC, IGP). La mancanza di certificazione di questo tipo è un perfetto esempio di come spesso le eccellenze del territorio non siano considerate un valore aggiunto dai piccoli Comuni come quelli del Pianalto, che potrebbero sfruttare la loro vocazione agricola per incentivare lo sviluppo di un turismo sostenibile e attento al rispetto dell’ambiente e del territorio che ci circonda. Proprio per parlare di questi temi raggiungo un altro Comune del Pianalto, Ferrere. In questo Comune di 1628 abitanti sono, infatti, presenti numerose macellerie e salumerie che da tempo si battono per dare un riconoscimento di prestigio al “Salame Cotto del Monferrato”. Queste aziende a conduzione familiare sognano, infatti, che il salame da sempre prodotto in queste zone ottenga il prestigioso riconoscimento DOP e in tal proposito hanno già organizzato degli incontri nella Camera di Commercio di Asti che, si spera, sia sensibile nel riconoscere la tipicità di questo prodotto. La Camera di Commercio organizza, inoltre, ogni anno il celebre “Festival delle Sagre”, prestigiosa vetrina per le eccellenze di tutta la provincia di Asti, quindi i suoi delegati presso il Ministero delle Politiche Agricole dovrebbero capire l’importanza di un riconoscimento così importante per tutto il Monferrato, quindi anche del Pianalto. Dopo aver visitato una delle aziende parte del comitato per il salame cotto, Quadro Salumi, mi dirigo verso la macelleria Duretto e Tradizioni, che recentemente ha anche aperto una cucina che sforna degli ottimi pranzi a Km0. Subito dopo aver mangiato gli splendidi plin al sugo d’arrosto di Duretto, mi dirigo verso l’azienda Maccagno vini, che produce vini del territorio, altra grande eccellenza di queste zone. Per quanto riguarda, invece, i prodotti farinacei, Ferrere può vantare la presenza di Molino Gai, che produce ogni genere di farina. Concludo poi la mia visita in questo laborioso paese del Pianalto visitando le fiorenti aziende agricole di Brossa Secondo e Sergio Demarie, anch’esse eccellenze del territorio. Proseguo, dunque, il mio viaggio raggiungendo il più grande centro del Pianalto, Villanova d’Asti, che conta circa 6000 abitanti. Sicuramente l’eccellenza di Villanova d’Asti più conosciuta in Italia e nel mondo è la gallina bionda (la cui zona di produzione si estende anche a Crivelle, frazione del Comune di Buttigliera d’Asti), molto conosciuta per le sue proprietà nutritive che la rendono un alimento assolutamente buono e genuino. Tra le aziende che più si distinguono per la promozione della gallina bionda e del Fassone piemontese, altra eccellenza condivisa da questo territorio, è impossibile non citare la splendida Cascina Capello, agrimacelleria dove è possibile comprare e degustare carni e salumi di ogni genere, con particolare attenzione per i già citati fassone e gallina bionda.
Il mio tour prosegue con la visita dell’azienda agricola e fattoria didattica Stella Polare, importante punto di riferimento per il territorio e con la visita dell’agripanetteria e azienda agricola la Cascinetta, che partendo dal vecchio forno a legna della cascina di famiglia ha realizzato un laboratorio di panificazione.
Il mio viaggio attraverso il Pianalto si conclude a San Paolo Solbrito, Comune ancora povero di aziende agricole, ma non certo di eccellenze, purtroppo ancora poco valorizzate.
Nella speranza che questi due articoli vi abbiano invogliato a conoscere il Pianalto Astigiano, concludo il mio viaggio in questa bellissima terra. Luigi M. D’Auria