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Paesaggio

Seminario Internazionale degli Osservatori del Paesaggio a Torino

09 ottobre 2014

Seminario Internazionale degli Osservatori del Paesaggio a Torino

Torino – Lunedì 22 settembre 2014, presso il Castello del Valentino, che ospita la sede del Politecnico, si è tenuto a Torino, il Seminario Internazionale “Landscape Observatories in Europe”. I rappresentanti dei network UNISCAPE, CIVILSCAPE e RECEP ENELC (reti rispettivamente di università, ONG e autorità locali e sovralocali, per l’implementazione della Convenzione Europea del Paesaggio), ricercatori e rappresentanti istituzionali hanno fatto il punto sulla situazione degli Osservatori del Paesaggio (OdP), strumenti chiave per l’applicazione della Convenzione Europea del Paesaggio. Lo scopo di questi enti è creare e stimolare il dibattito e lo scambio d’idee sulla tematica paesaggistica, organizzare la raccolta di esperienze e di conoscenza, coordinando ai vari livelli i portatori d’interesse, rappresentati dai tre network e dalla popolazione. Gli OdP sono nati da due tipologie di esperienze: da un lato, come organi istituzionali – Osservatori Regionali – cercando di garantire la terzietà rispetto alle Regioni stesse, competenti in materia di pianificazione paesaggistica, per risolvere la coincidenza tra controllore e controllato; dall’altro lato, iniziative spontanee hanno creato gli Osservatori Locali, più affini alle problematiche quotidiane di chi il paesaggio lo vive perché ci abita o ci lavora – i cosiddetti everyday places, luoghi non alla stregua dei beni vincolati, ma comunque meritevoli di adeguata attenzione nella pianificazione e gestione. Uno degli obiettivi primari degli OdP è legato alla valorizzazione e allo sviluppo delle identità e realtà territoriali. In ragione del fatto che esistono molteplici situazioni – differenti dimensioni, caratteri naturali e culturali, tipologie di governo – gli OdP devono avere la flessibilità necessaria ad adattarsi ai diversi contesti, oltre ad una spiccata intersettorialità ed interattività, necessaria per lo scambio tra gli attori che agiscono sul territorio: gli OdP vogliono essere una rete e una piazza in cui cooperano i vari portatori d’interesse. La marcata diffusione degli OdP in Europa, dai più strutturati e capillari – come quello della Catalogna – a quelli ancora in fase embrionale – come l’Osservatorio dell’Est Mediterraneo, dove non esiste nemmeno una parola che traduce il termine paesaggio – è testimonianza della volontà generale di favorire il cambio scientifico, politico e culturale promosso dalla Convenzione. Inquadrando la situazione con una carrellata di esperienze europee, è risultato che le azioni da implementare e su cui lavorare maggiormente sono: comprendere e rafforzare l’identità culturale; intraprendere azioni protettive e gestionali, educative e di sensibilizzazione; promuovere la partecipazione attiva. Il coinvolgimento delle persone è uno strumento indispensabile per ricevere la legittimazione che gli OdP necessitano ed avere la giusta attenzione e consenso. D’altro canto, per ottenere il riconoscimento istituzionale, è auspicabile coinvolgere gli enti pubblici, dialogare con essi e possibilmente trovare un canale finanziario “terzo”, che permetta agli OdP di mantenere l’indipendenza di pensiero e di azione. Un utile strumento presentato nel seminario, a supporto dell’attività degli OdP, è il portale LOD (Landscape Observatory Documentation), sviluppato dal Politecnico di Torino: un database che funge da piattaforma di archiviazione, condivisione e scambio tra chiunque abbia interessi nel paesaggio, ma anche come riferimento per mappare gli OdP europei e fornire informazioni sulle loro iniziative. La funzionalità di questo strumento dipenderà certamente dalla volontà di ciascuno, auspicando alla creazione di una vera e attiva cooperazione e non riducendo il LOD a mero archivio passivo. Al termine del seminario, è stata sottoscritta dai partecipanti la “Turin Charter”, con la richiesta, rivolta al consiglio Europeo, di costituire un organo di coordinamento tra tutti gli OdP ed organizzare una conferenza per lo scambio di best practice sulle attività finora intraprese dagli OdP europei e dai network collegati. Caterina Villa

 

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