seguici anche su

MENSILE REGISTRATO AL TRIBUNALE DI TORINO N° 6 DEL 25.02.2014 - DIRETTORE RESPONSABILE DONATO D'AURIA

Dieci Righe

Ennesimo scivolone del Governo sull'agroalimentare

09 luglio 2015

Ennesimo scivolone del Governo sull’agroalimentare


Torino – Ci risiamo. Nonostante in Italia sia in corso il più grande evento mondiale dedicato alla nutrizione (l’EXPO di Milano), a livello nazionale battaglie come quella sulla giusta etichettatura rimangono inascoltate. Per fortuna di questo Paese ci sono persone come Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che hanno il coraggio di denunciare come il nostro enorme patrimonio di ricchezza agroalimentare venga dilapidato dalla logica del guadagno facile e della banalizzazione del cibo. Questa volta ad essere preso di mira è il riso italiano. Infatti, secondo le leggi attuali, è possibile utilizzare nomi di razze conosciute (come il carnaroli) anche per indicare prodotti iniziali (risoni) della stessa famiglia. Se questo regolamento è già di per se una truffa per consumatori e per produttori italiani (che subiscono concorrenza sleale da parte dei produttori stranieri) e non italiani (che non vedono riconosciuto il loro lavoro con marchi certificati), ancora peggio sarà il nuovo regolamento ministeriale che prevede una ulteriore “liberalizzazione’ che dovrebbe servire a non confondere il cliente. Sembra una barzelletta ma non lo è. Adesso, in questo giornale letto da venticinque persone (ma potenzialmente da tutto il mondo), chi scrive vorrebbe lanciare una provocazione: se una vetrina come l’EXPO serve solo a favorire i grandi marchi con operazioni pubblicitarie e i piccoli produttori (nonché i consumatori) continuano ad essere presi in giro, tanto vale prendere qualche asse di legno e dei chiodi da carpentiere per chiudere lo spazio fieristico di Rho.  Luigi M. D’Auria

Bando Microbiota - Cibo, Microbiota e Salute