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Scoperchiamo la pentola

É il giorno delle stelle Michelin nella splendida cornice del Teatro Regio di Parma

15 novembre 2016

É il giorno delle stelle Michelin nella splendida cornice del Teatro Regio di Parma

Parma – Ogni anno a Novembre c’è una giornata speciale per il mondo della ristorazione, per tutti quelli che amano il buon cibo, le migliori proposte culinarie che i nostri chef sul territorio preparano con sacrificio, amore e passione e contribuiscono rendere il nostro paese il luogo migliore al mondo dove mangiare.Se non il migliore sicuramente tra i migliori anche se e risaputo che i nostri Chef uomini la maggioranza e donne sono il fiore all’ occhiello di questo paese. Oggi sono loro i veri protagonisti della giornata, una giornata che si tinge di rosso nella splendida cornice del Teatro Regio di Parma che ospita la presentazione della sessantaduesima edizione della Guida Michelin.

Una giornata che vorrei definire di svolta, e vero che ogni anno l’ attesa, la trepidazione tra gli chef, i ristoratori, gli addetti ai lavori e tanta, un influenza che viene trasmessa a quelli che oggi vengono definiti gourmet, una categoria che abbraccia mille storie, mille sapori, mille preferenze diverse di approcciarsi verso il mondo della cucina e imparare degustare, affrontare un conviviale, privilegiando tutti quei pregi che la guida e i suoi ispettori ricercano ogni anno, alzando sempre l’ asticella e le regole per il conseguimento e mantenimento del riconoscimento.
Non si tratta di un premio alla carriera ma di una pianta che fa crescere la notorietà, il prestigio, il fatturato per molti di loro, quelli più bravi che non sono solo chef ma eccellenti imprenditori, una pianta che va innaffiata continuamente, perchè le stelle arrivano ma da subito bisogna dare il meglio per mantenerle altrimenti il rischio di perderla e alto.
Se la prima e alla portata di molti, tanti chef che da bambini sognavano di spadellare, di fare questa professione e quindi rappresenta il coronamento di un sogno, la seconda mette a dura prova le qualità di ogni ristoratore e non solo, qui inizia ad essere tutto perfetto dalla brigata di cucina allo staff di sala, e poi ancora, servono profili conpetetenti, di professionalità affamata, cioè quegli chef o imprenditori che non si fermano ricercano sempre il particolare per migliorarsi.
Poi c’è l’ ultima ma non ultima categoria quella dei tre stelle, i magnifici otto, tanti sono nel nostro paese, non arriviamo in doppia cifra, e questo deve essere un elemento dove fare leva per raggiungere la maglia più bella di ogni calciatore, ma anche il voto più bello di ogni studente, e il nostro paese, i nostri chef possono e devono cercare di fare questo grande salto del resto una nutrita schiera e quella dei due stelle sono ben quarantuno i ristorante del bel paese da nord a sud che possono aspirare entrare nel gota della cucina italiana.

 Confermano le tre stelle Enrico Crippa alla guida dell’ unico  ristorante piemontese Piazza Duomo ad Alba in Lombardia due istituzione della cucina e delle grandi famiglie della ristorazione, Da Vittorio a Brusaporto e  Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio di Nadia Santini e famiglia una delle poche donne in un palco gremito di uomini, ilReale di Niko Romito a Castel di Sangro il viaggio e lungo e fuori dalle grandi meta ma merita decisamente lo sforzo, non ve ne pentirete della strada percorsa, Enoteca Pinchiorri a Firenze ormai una meta fissa per  i tanti stranieri che visitano il nostro paese,l’ Osteria Francescana a Modena, che dire non ci sono parole per definire l’ ascesa internazionale di Massimo Bottura primo in molte classifiche non solo delle guide ma anche del pubblico e poi Heinz Beck il professore che conduce La Pergola a Roma chiude la fila degli otto una realtà consolidata da molti anni e Le Calandre della famiglia Alaimo a Rubano unica meta veneta.

Le due stelle e le stelle sono molte preferisco non segnalarle e sostituirmi alla Guida Michelin anche perché da questa edizione c’è una bella novità il sito www.guida.michelin.it dove troverete tutti gli stellati , la recensioni, itinerari e  fotografie.Dei piemontesi non possiamo non segnalare i nuovi ingressi, tutti con una stella in provincia di Torino a Pinerolo il locale di Christian Milone chef e patron del Ristorante Zappatori più che meritata per una cucina che presenta i classici piatti piemontesi ma abbraccia proposte in chiave moderna.da Francesco a Cherasco e il Ristorante  Madernassa che prende il nome dalla qualità della pera a Guarene, Flavio Costa del 21.9 all’ interno dell’ Azienda Agricola Tenuta  Carretta una realtà la cui nomination era nell’ aria, proprio una settimana fa ho provato chiamare per prenotare per degli ospiti internazionali e dal buon Flavio era tutto full, i tre neo stella ti cuneesi si aggiungono alla già nutrita ed effervescente compagnia di stelle consolidate della granda.

Chiudo spezzando una lancia in favore del sud in particolare Campania e Lazio con tanti nuovi ingressi e la  Sicilia terra difficile con l’ ingresso di Accursio a Modica era ora. Un particolare apprezzamento va alla città di Parma al suo sindaco Federico Pizzarotti che hanno mostrato larghe vedute dinamismo internazionale e coraggio nell’ ospitare l’ evento a Parma. Luigi Massimo Pavanello.

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