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Eventi locali

A Troia si è svolta la Terza Festa del Grano

25 luglio 2013

A Troia si è svolta la Terza Festa del Grano

Troia (Foggia) – Domenica 7 luglio 2013, a Troia, paese rurale dei Colli della Daunia, si è svolta la terza festa del grano, con la celebrazione dei mestieri e i sapori di un tempo: una festa di tradizione popolare e i prodotti tipici dell’agro di Troia.

Dopo alcuni tentativi di far nascere un evento simile ad Orsara di Puglia è stato naturale per le associazioni che si occupano di valorizzare il territorio dei monti della Daunia spostare la festa a Troia. Infatti, questa piccola cittadina, della provincia di Foggia, ha saputo sfruttare e valorizzare la splendida cattedrale in stile Romanico (anche se sono presenti numerosi influssi Gotici e Barocchi), che ha portato turismo ed ha permesso alle amministrazione comunale di riportare agli antichi splendori il centro storico. Forse è proprio questo che manca ad altri borghi non meno belli dal punto di vista storico della zona, come Ascoli Satriano ed Orsara di Puglia. Da frequentatore della zona penso che Ascoli abbia compiuto qualche passo in avanti in merito grazie alla realizzazione di un museo civico e alla menzione su uno speciale Puglia, sapientemente scritto dai bravi giornalisti del Messaggero, del Castello Normanno. Ritornando ai festeggiamenti, che sono iniziati con un seminario di musica popolare (più precisamente il seminario verteva sui canti del lavoro) sapientemente presentato dal Professor Salvatore Villani, che con un minuzioso lavoro di ricerca e documentazione riguardo ai canti del lavoro di mezza Italia ha potuto sensibilizzare i presenti (pochi) riguardo al suddetto tema. I festeggiamenti sono proseguiti con un’idea di pasto davvero originale pensata dai ragazzi dell’associazione “Act!Monti Dauni”, che ha dato vita al primo tentativo serio di far rinascere le tradizioni di questa splendida area della Puglia. La cena si snodava lungo due percorsi a scelta che si snodavano lungo le vie del centro di Troia. Il percorso A (quello scelto dalla nostra redazione) prevedeva: un assaggio dell’acqua e sale (pane condito con pomodoro, olio, acqua, sale, origano e un po’ di cipolla e cetrioli) lungo 64 metri su Via Regina Margherita, un trancio di pizza cotta nel forno a legna, maccheroncini al sugo di carne e caciocavallo della locanda La Corte, le ottime polpettine di pane dell’osteria Maria Neve, due bicchieri dei migliori vini del territorio e per concludere la semi-cassatina ideata dalla rinomata pasticceria Casoli. Il tutto alla modica cifra di 10 euro. Nelle piazze tematiche si è svolta la trebbiatura del grano con i cavalli, selezione del grano con attrezzi d’un tempo, molitura del grano con antiche macine ed esposizione di antichi attrezzi agricoli, per finire alla realizzazione della pasta fresca in piazza fatte a mano dalle nonne con eccezione di una sola giovane e coraggiosa. La festa del grano è stata un immersione nella cultura più vera di tutta la Capitanata, dal Gargano ai Monti Dauni, passando per lo sterminato Tavoliere, da sempre granaio d’Italia ed un’immersione nella cultura enogastronomica e musicale. Donato D’Auria

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