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Agroalimentare

Le eccellenze del Pianalto Astigiano da Cellarengo a Villanova d’Asti

08 luglio 2014

Le eccellenze del Pianalto Astigiano da Cellarengo a Villanova d’Asti

Dusino San Michele (Asti) – Di ritorno da Roland Garros, ho deciso, comunque, di non disintossicarmi dal tennis, una delle mie grandi passioni. Le sorprese, si sa, arrivano sempre nella vita e così, quando ho appena sintonizzato il televisore sul match del mio beniamino Simone Bolelli, squilla il telefono. Il Direttore del mio giornale non ha voglia di discutere e mi dice perentorio: “Luigi, ho bisogno di un articolo sulle eccellenze del Pianalto Astigiano, dobbiamo pubblicarlo entro tre giorni”. Dopo aver maledetto, salvo poi pentirmene, il mestiere del giornalista, decido di mettermi al lavoro, raggiungendo il Pianalto.

Proprio del Pianalto Astigiano, e quindi delle sue eccellenze agroalimentari, deve trattare questo articolo, tuttavia mi sembra giusto iniziare con una piccola parte introduttiva dedicata alla geografia di queste splendide zone collinari, purtroppo poco frequentate dai turisti.

Il Pianalto Astigiano si estende tra le province di Torino ed Asti, dal Castello di Pralormo fino ai comuni di Cellarengo e Valfenera, passando per Ferrere, Dusino San Michele e Villanova.

Un modo per conoscere sicuramente meglio il Pianalto sarebbe la possibilità di fare un tour attraverso queste splendide zone dell’astigiano e del torinese. Un punto di partenza ideale potrebbe sicuramente essere il Comune di Valfenera, dove si trovano vere e proprie eccellenze agroalimentari, come l’azienda agricola Bricco Gioino di Marco Trinchero (di cui il nostro giornale ha già parlato come un articolo dedicato), votata all’internazionalità, dato che rifornisce ristoranti in Russia, Finlandia, Gran Bretagna e Giappone. Seguendo il tratturo che parte da Bricco Gioino e da frazione San Sebastiano, arriviamo all’azienda agricola Molino Giacomo, che con la sua Agrolatteria del Pianalto produce latticini di grandissima qualità, il cui latte impiegato viene direttamente dalle trecento mucche della sua azienda. Sempre in località Valmaggiore si trova l’agriturismo le Verne, ottimamente condotto da Albero Casetta e dai genitori Luigi ed Elsa Volpiano, con la sorella di lei Ornella. Davvero sensazionali gli gnocchi fatti con le patate coltivate direttamente in cascina da Alberto, autore anche del tiramisù con cui mi congedo, con la pancia piena, dalle Verne.

Lasciata Valfenera, raggiungo Cellarengo, terra della tinca gobba dorata DOP, quasi unica nel suo genere in Europa. Questo comune di 716 abitanti si rivela incredibilmente pieno di luoghi dove deliziare le proprie papille gustative, come Cascina Papa Mora, dove è anche possibile dormire. Per coloro che, invece, vogliono concedersi un tuffo in piscina, con le Alpi sullo sfondo, si può raggiungere in piazza Castelvecchio l’osteria al Numero 1, gestita da Graziella e Melchi, sempre pronti a deliziare gli ospiti con la cucina del territorio o ad offrire una fuga dalla città nel loro B&B Roberta by Roby.

Giusto per non farmi mancare nulla, raggiungo Dusino San Michele, terra del Cussot (zucchino), che recentemente ha ottenuto il prestigioso riconoscimento De.Co (denominazione comunale), vero e proprio vanto per questo comune che annualmente organizza la fiera del Cussot, con premi per i commercianti del luogo e anche per il miglior giornalista che ha parlato di Dusino e dintorni. Qui sarebbe impossibile non citare l’azienda agricola familiare Gilli, che gestisce anche la bottega alimentare Pijte ‘l Piasi e l’azienda agricola di Giorgio Turco, vere e proprie eccellenze di questo comune che vendono con il marchio De.Co anche i buonissimi “Dolci dei Due Santi”.

Finisce così la prima tappa del mio tour enogastronomico per il Pianalto ma, come scoprirete nei prossimi articoli, le eccellenze da scoprire sono ancora tante.

Luigi M. D’Auria

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