Scoperchiamo la pentola
Vinissage 2016 ad Asti: il meglio dei vini artigianali, biologici, biodinamici, naturali e non solo
01 maggio 2016
Vinissage 2016 ad Asti: il meglio dei vini artigianali, biologici, biodinamici, naturali e non solo
Asti – Vinissage 2016, la kermesse astigiana dedicata al vino biologico, biodinamico e alla viticoltura naturale, giunta alla decima edizione, ha scelto Torino per presentarsi. L’ha fatto nella splendida cornice di Palazzo Ceriana Mayneri, sede del Circolo della Stampa. La due giorni astigiana si svolgerà nell’ultimo weekend del mese, da sabato 28 a domenica 29 Maggio e si svolgerà in una delle più belle costruzioni industriali di fine 800: il Palazzo dell’Enofila di corso Cavallotti. La città di Asti, che oggi conta meno di 80000 abitanti, la sua piccola provincia meritano a pieno diritto di consolidare il successo delle precedenti edizioni e crescere intorno a questa e tante altre manifestazioni dedicate al Vino, al cibo, ai prodotti della sua Agricoltura, al suo territorio, all’ ambiente. Sì, perché io penso che Asti può e deve avere un ruolo molto più importante nel mondo del vino e del cibo, perché Asti e la sua provincia sono la terra a vocazione agricola che produce una vasta gamma di prodotti per le grandi città e per le popolazioni delle grandi metropoli, ma riesce narrare poco sia in Italia che all’ estero la qualità dei suoi gioielli: dal Vino al Sedano dorato al Torrone d’Asti passando per gli Agnolotti Gobbi, dai Salumi eccellenti ai Formaggi del Monferrato e della Langaastigiana. Insomma, bisogna valorizzare questo spicchio di Piemonte. La provincia di Asti può contare molti produttori di eccellente qualità nel mondo del vino, la Barbera con autorevolezza si colloca come il nostro vino piemontese più interessante per il rapporto qualità/prezzo, a Verona abbiamo apprezzato una crescita generale ed un interesse anche dall’ estero per questo vino che nella provincia di Asti trova la sua autenticità: infatti sono di cantine astigiane le migliori etichette di questo vitigno, che anche nel biologico trova una sua dimensione da leader.
Son molte le cantine e le aziende agricole che negli ultimi anni si sono convertite al biologico, una scelta che apprezziamo molto e cerchiamo nel nostro piccolo di promuovere, perché riteniamo che sia uno sforzo che sostenuto anche perché ce lo chiede la terra. Sono scelte difficili, che comportano rigore nella coltivazione, perché lavorare le vigne senza sostanze chimiche di sintesi, cercando di rispettare i cicli naturali del terreno seguire e lasciare all’ uva i giusti tempi di maturazione e macerazione in cantina, seguire la Luna proprio come facevano i nostri nonni. Le buone pratiche, tuttavia, non si fermano qui. Serve un’attenzione speciale anche nella selezione dei lieviti naturali, fondamentali per esaltare i profumi e le note di questo vino. La due giorni astigiana non sarà dedicata esclusivamente ai vini biologici, sarà possibile acquistare anche altri prodotti dalle confetture, al cioccolato e al torrone, i formaggi e i salumi, due produzioni forti del territorio. Laboratori, dibattiti e musica saranno di contorno alla manifestazione.Maggiori informazioni su orari ed eventi si possono trovare su www.vinissageasti.it . Luigi Massimo Pavanello