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Eventi internazionali

Grande successo per la quarta edizione di "Libando"

13 maggio 2017

Grande successo per la quarta edizione di “Libando”


Foggia – Dal 20 al 23 aprile 2017 il centro storico di Foggia é stata la sede della quarta edizione di “Libando”, grande evento dedicato al mondo del cibo pugliese di qualità. Questa edizione era incentrata, in particolare, sul prodotto principe della gastronomia di Capitanata: il grano, di gran lunga il prodotto più coltivato in queste zone.

Quest’anno sono state ben sei le piazze che ospitavano “Libando”, cui si é aggiunta la centralissima Via Duomo, dove erano allestiti gli stand dedicati alle tavole rotonde e agli show cooking  dei tanti chef celebri presenti all’evento. Nel corso della quattro giorni dell’evento, infatti, il grano é stato proposto in ogni forma, sia quelle tradizionali che quelle più insolite. Dalle zuppe di grano, capaci di evocare sapori antichi, fino alla serata dedicata alla pizza, infatti, c’é stato spazio per ogni gusto e tipo di alimentazione.

Anche quest’anno, inoltre, “Libando” é stata  un’occasione per fare il punto della situazione sul mercato del cibo pugliese nel mondo. Sono stati numerosi, infatti i convegni in cui si é parlato dei prodotti pugliesi, del futuro del cibo e del mondo della ristorazione della Capitanata, territorio che si sta inserendo sempre di più nei principali circuiti turistici e commerciali legati al mondo del cibo. A testimonianza di ciò, la presenza di diversi compratori internazionali, provenienti da Irlanda, Estonia e Lituania.

Il grano, dunque, é stato celebrato come il principe della gastronomia della Capitanata da “Libando”. Non bisogna dimenticare, tuttavia,  per molti secoli il grano é stato solo uno dei tanti prodotti tipici della Capitanata. Solo nel Novecento, infatti, la monocoltura del grano ha soppiantato le antiche “vigne”, dove trovavano spazio prodotti di ogni tipo che permettevano ad intere famiglie di essere autosufficienti. Pertanto, é stato giusto celebrare anche le altre eccellenze del territorio (come il Vino Nero di Troia), sia dal punto di vista gastronomico che culturale.

Bisogna anche ricordare che, purtroppo, non sempre il grano é soltanto fonte di gioia per chi lavora nella sua filiera. La scorsa stagione, per esempio, alcune situazioni di mercato hanno reso il prezzo al quintale decisamente troppo basso, soprattutto se si considera chela qualità media del grano di queste zone. L’impegno delle istituzioni e degli imprenditori dovrebbe essere quello di tutelare maggiormente i coltivatori, vero e proprio motore della filiera del grano. Gli agricoltori, dal canto loro, devono provare a tenere sempre alto il livello qualitativo della produzione, unico modo per far crescere anche i profitti. Luigi M. D’Auria 

 

 

 

 

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