A Pralormo si è svolto un interessante convegno di presentazione del libro “il Paesaggio di Pralormo”
Pralormo (Torino) – Sabato 14 dicembre 2013, nella Sala Consigliare di via Umberto I, a Pralormo, si è presentato il libro “Il Paesaggio di Pralormo dall’analisi storica alla partecipazione locale “a cura di Paola Gullino, alla presenza di Federica Larcher e Marco Devecchi del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari, con il Sindaco Lorenzo Fogliato ed alcuni consiglieri ed il Conte Filippo Beraudo di Pralormo. Ammetto di aver trovato l’incontro molto interessante, soprattutto perché è stato un vero e proprio laboratorio di idee riguardanti la tutela del territorio e del paesaggio di Pralormo. Inoltre, mi sembra giusto sottolineare la tenacia del Comune di Pralormo, che, nonostante gli scarsi fondi statali e la crisi economica, ha deciso di assegnare annualmente una borsa di studio per valorizzare il proprio paesaggio e studiarlo, in collaborazione con il dipartimento Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.
Sicuramente uno degli spunti più interessanti che mi ha dato questo convegno è stato quello riguardante i focus groups organizzati dai professori Federica Larcher e Marco Devecchi con le Istituzioni e gli imprenditori agricoli locali. Premesso che iniziative di questo tipo andrebbero ripetute e imitate da tutti i Comuni, è stato interessante notare come politici e imprenditori agricoli non siano in sintonia riguardo lo sviluppo del territorio pralormese. Questo; purtroppo, è l’ennesima conferma della mancanza di sinergia tra popolazione e cittadini, anche in un Comune attento allo sviluppo del proprio territorio e del proprio paesaggio, come Pralormo.
Il convegno si è chiuso con preziosi interventi, come quello del conte Filippo Beraudo di Pralormo, che annualmente organizza con passioni la prestigiosa apertura del castello in occasione della fioritura dei tulipani (altro vanto di questo piccolo paese sospeso tra le ultime propaggini del Pianalto e le prime colline del Roero), mostratosi molto interessato ai problemi ambientale del paese. Davvero bello anche l’intervento della storica locale Orsola Appendino, che nonostante sia stata esclusa dal progetto non ha rinunciato a deliziare i presenti con le sue perle di saggezza sui retroscena della storia locale.
Sicuramente è stato molto formativo partecipare ad uno dei pochi convegni che fondono politica locale e tutela del territorio e del paesaggio, perciò mi sento di fare i complimenti ai fautori del libro, cioè Federica Larcher, Paola Gullino e Marco Devecchi per l’ottimo lavoro svolto. In ultimo, anche il Comune di Pralormo ha il merito di aver sponsorizzato e finanziato un progetto e un libro per cui vale la pena spendere dieci euro di contributo per la stampa del libro. Luigi Maria D’Auria