Le novità dell’Eco-Schema5 per la Pac 2021-27
Torino – Come anticipato negli scorsi mesi, la nostra testata torna ad occuparsi della Pac, la Politica Agricola Comune dell’Unione Europea. Le proteste di tante associazioni di categoria degli agricoltori degli scorsi mesi hanno portato ad alcune piccole modifiche negli schemi di applicazione della Pac 2021-2027, in particolare nell’Eco-Schema 5, che ora si divide in due diversi livelli.
La Pac, nata nel 1962 con lo scopo di incrementare la produttività dell’agricoltura europea, migliorare il reddito degli agricoltori e stabilizzare i prezzi per i consumatori, non é riuscita nel suo intento di creare una vera e propria “agricoltura europea”, ma resta l’unica alternativa politica valida ad una ulteriore divisione fra gli Stati europei sul tema della sostenibilità, delle filiere e dei prodotti agroalimentari.
Il nuovo Eco-schema 5 non vede più l’obbligo, per gli agricoltori, di destinare il 4% della superficie dell’azienda al riposo o a terreni improduttivi viene sostituito, per quanto riguarda il Livello 1 dello Schema, ad una generica possibilità, con un obbligo che diviene così un impegno facoltativo. Più specifico, invece, l’Impegno 2 dell’Eco-Schema 5, che rafforza l’impegno alla creazione di “corridoi” per gli insetti impollinatori, prevedendo una superficie di 0,25 ettari per ettaro da destinare alla semina di essenze diverse di interesse apistico, da lasciare sul terreno obbligatoriamente dal 1 marzo al 30 settembre. Il nuovo Livello2 lascia anche aperta la possibilità di realizzare strutture come muretti a secco e alberate, con l’obbligo di renderle permanenti a partire dal 2025.
La nostra testata ha sempre ritenuto l’Eco-Schema5 della Pac un’opportunità importante per i piccoli e piccolissimi agricoltori interessati a seguire pratiche di agricoltura naturale. Con il nuovo aggiornamento, riteniamo comunque da perseguire questa strada, in particolare il Livello 2, che viene seguito e sperimentato nel GiardinOrtoFruttetOliveto di Mezzana della Terra, ad Ascoli Satriano, che ha superato anche i controlli burocratici legati all’applicazione dell’Eco-Schema. Si tratta di controlli che, a nostro avviso, andrebbero alleggeriti, ma comunque riteniamo il Livello 2 un esperimento da percorrere da tanti agricoltori e un’opportunità per i territori. Donato D’Auria