Tra Caporalato ed eccellenze la Puglia sbarca all’EXPO
Bari – Dopo una lunga attesa (dovuta in parte alla disorganizzazione della Regione e di chi doveva attivarsi per promuovere i suoi prodotti), finalmente la Regione Puglia é sbarcata al Padiglione Italia. E lo ha fatto da protagonista. Secondo un’indagine fatta proprio all’Esposizione, la Puglia risulta essere una delle mete più ambite d’Italia per cloro che vogliono fare una vacanza all’insegna del bel mare e del buon mangiare. Dieci anni fa un dato del genere sarebbe stato impensabile, visto che il “Tacco d’Italia” era frequentato solo dagli emigranti di ritorno. La qualità, tuttavia, paga e così é stato anche per la Puglia: le sue eccellenze agroalimentari, i suoi paesaggi unici, il mare a tratti cristallino, il gioco di nubi e tanto altro rendono questo territorio speciale e dunque degno di essere al centro dei desideri di tanti vacanzieri. Mentre arriva lo sbarco ad EXPO, arrivano anche tante belle notizie. Grazie anche al contributo della stessa Esposizione, l’assessorato alle “Risorse agroalimentari” della Puglia ospiterà a Bari la settima edizione del prestigioso “Concorso Nazionale dei Vini Rosati”, evento di capitale importanza per questa nicchia in crescita nel mondo del cibo italiano. Vicino ai grandi bianchi e rossi nostrani, apprezzati ormai in tutto il mondo, ci sono anche i rosati italiani, molti dei quali pugliesi, che chiedono spazio vista l’elevata qualità delle produzioni. Come già accennato, la Puglia é uno dei leader italiani in questo settore e a testimoniarlo ci sono i tantissimi riconoscimenti ottenuti dai rosé pugliesi nelle precedenti edizioni del prestigioso concorso. Nonostante tutto ciò, é evidente che in Puglia non sono tutte rose e fiori e, per confermare questa tesi, basta considerare il fatto che la Puglia sia solo da pochi giorni presente ad EXPO. Per fare meglio si può e si deve migliorare. Per esempio, la Regione é diventata turistica solo in alcuni luoghi, come Salento e Gargano. Anziché spremere soltanto le “galline dalle uova d’oro” bisognerebbe promuovere itinerari che mettano insieme tutte le zone della Puglia, dalle Tremiti ai Monti Dauni. A proposito di vini, altro grande problema é quello del Caporalato. Per istituire un tavolo tecnico si é dovuto attendere il morto. Il problema esiste da molti anni e non va certo combattuto con i tavoli tecnici, ma con la prevenzione ed un cambio di mentalità, attualmente troppo legata alla quantità e poco alla qualità. Per tutto ciò, tuttavia, occorrerà aspettare la prossima stagione, perché quest’anno tutti, dai residenti alle istituzioni, hanno preferito intraprendere la strada dell’omertà. Luigi M. D’Auria