Recensioni
Puglia e Trentino si incontrano con "Il Cappelli" di Felicetti
12 novembre 2016
Puglia e Trentino si incontrano con “Il Cappelli” di Felicetti
Torino – Nel corso del “Salone del Gusto-Terra Madre”, svoltasi presso il Parco del Valentino di Torino lo scorso settembre, la nostra redazione ha avuto la possibilità di incontrare Riccardo Felicetti, Ceo dell’omonimo pastificio trentino, e di partecipare, presso il Padiglione della Regione Trentino-Alto Adige, ad un interessante convegno dedicato alla pasta, preparata nell’occasione dal grande chef Davide Scabin del “Combal.Zero” di Rivoli.
Per la nostra redazione è stata un’occasione unica per parlare di questo mondo culinario affascinante quanto difficile. I produttori italiani di grano, infatti, sono spesso costretti a lavorare in perdita a causa della concorrenza di grani stranieri (provenienti da nazioni come Turchia e Canada), spesso trattati con fitofarmaci. La grande e media industria italiana e le istituzioni non hanno fatto abbastanza per sostenere i produttori italiani. La situazione è giunta ad un punto di non ritorno: diverse associazioni di produttori hanno minacciato addirittura dei veri e propri scioperi della semina.
Proprio per questo la Felicetti costituisce una sorta di unicum nel panorama della pasta italiana. Pur essendo molto legata alle sue origini trentine (precisamente di Predazzo, in Val di Fiemme), L’azienda ha fatto della tracciabilità dei prodotti uno dei propri punti di forza, insieme all’uso di materie prime di assoluta qualità, che hanno potuto dar vita a linee di assoluta qualità e biologiche, come l’ormai celebre “Monograno”.
Mentre Davide Scabin istruiva il numeroso pubblico presente su come cuocere in maniera corretta la pasta (evitando di far bollire l’acqua per tutto il tempo della cottura), Riccardo Felicetti ci ha presentato la nuova linea “Monograno Senatore Cappelli”. Contraddistinta dal colore giallo ocra della confezione, che vuole ricordare il colore caratteristico dei Sassi di Matera, ma anche delle cime dolomitiche al tramonto. Il Grano Senatore Cappelli, che prende il nome dal promotore della sua creazione, è stato uno dei grani duri più utilizzati nel Novecento nel Mezzogiorno, prima di essere soppiantato da varietà più produttive e meno adatte alla produzione di fieno. Le sue qualità nutrizionali, però, sono decisamente migliori di quelle dei grani elaborate negli ultimi decenni.
Proprio per questo, Felicetti ha deciso di puntare su questa varietà antica, affidandosi ad un piccolo team di operatori del settore foggiani: il produttore della zona di Manfredonia Salvatore Pace e il Molino De Vita. Speriamo che questi pionieri possano essere un esempio per altri produttori di questa zona che hanno deciso di tornare a produrre grano Cappelli con metodi biologici, anche non certificati, come la Ditta Individuale “Celeste Anguilano” di Ascoli Satriano, sempre in Provincia di Foggia.
Possiamo dunque affermare che, anche in questo caso, Felicetti ha dato vita ad un prodotto di qualità, che unisce i sapori tipici di due territori, senza creare un mix non rispettoso delle tipicità locali. L’impegno di questa di questa azienda per la promozione della pasta italiana di qualità, infatti, è veramente ammirevole: nel corso dello stesso convegno, infatti, è stato presentato anche il libro “Pasta Revolution” di Eleonora Cozzella. Donato D’Auria
Riccardo Felicetti al Salone del Gusto 2016
(Foto: Sebastiano Spina)