Aperta ufficialmente la rubrica “Degustazioni”
Torino – Con un piccolo ma interessante articolo su un bel vino rosso campano, il nostro Sebastiano Spina ha dato i natali ad una rubrica tutta sua ospitata dalla nostra testata, denominata “Degustazioni”. Conosciamo molto bene Sebastiano, che ha già collaborato con la nostra testata come fotografo e web master e siamo convinti che il suo contributo potrà essere importante per la crescita del nostro giornale , che mira ad avere pochi ma fidatissimi collaboratori per riportare solo contenuti di qualità.
Questa nuova rubrica, a differenza di quella già esistente dal titolo “recensioni’, vuole svelare ai nostri lettori prodotti di qualità poco conosciuti e in seconda battuta le aziende produttrici e le loro storie. Non bisogna, in ogni caso, preoccuparsi, perché siamo convinti che il nostro Sebastiano saprà anche regalare ai suoi lettori qualche splendido aneddoto su chi produce i prodotti che intende degustare in giro per il nostro Paese e, perché no, anche nel resto d’Europa, magari in mete sconosciute ai più.
Per quanto riguarda la linea editoriale e i prodotti da degustare, abbiamo lasciato a Seb libertà d’azione, perché la nostra stessa redazione vuole stupirsi nello scoprire nuove prelibatezze grazie all’intuito e all’abilità di un nostro redattore. Fino a quando non giungeranno in redazione, dunque, le degustazioni di Sebastiano rimarranno segrete.
Speriamo che nel prossimo futuro un numero sempre maggiore di lettori si affezioni a questa bella rubrica della nostra testata, su cui puntiamo davvero tanto. In un cero senso, Sebastiano Spina e Massimo Pavanello, che cura la rubrica “Scoperchiamo la Pentola”, dovranno essere i nostri due redattori di punta. Se Massimo é il nostro inviato nel mondo del cibo conosciuto, osannato ed imitato in tutto il mondo, Sebastiano dovrà essere il nostro globe-trotter dei luoghi di qualità meno conosciuti, in cui degustare piatti e vini di qualità con paesaggi splendidi sullo sfondo. Non possiamo che augurargli di riuscirci. Luigi M. D’Auria