Bra (Cn) – Nella prestigiosa cornice di Cheese a Bra, venerdì 15 settembre 2023 é stato presentato il libro “Seminare il Futuro” di Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando. Il libro, edito da Giunti e Slow Food Editore, si inserisce a pieno diritto nel dibattito, che da diversi anni ormai investe la comunità scientifica e non solo, sulla biodiversità del suolo e sulle buone pratiche di utilizzo dei terreni coltivabili.
Il bel saggio di Ceccarelli e Grando é stato presentato nell’ambito del convegno “Terre Abbandonate e ricambio generazionale”, presentato dal conduttore Giuseppe Calabrese. Le tematiche, molto interessanti, affrontate nell’incontro possono essere ben riassunte dal suo sottotitolo:”Dati e Buone pratiche per una visione sistemica nazionale”.
Lo spopolamento delle aree interne del nostro Paese e l’affermarsi, nella seconda metà del Novecento, di un’agricoltura intensiva e votata alle monocolture, hanno determinato una crescita esponenziale delle terre abbandonate e un impoverimento generalizzato dei suoli. I progetti per il recupero e le aziende volenterose non mancano, ma una strategia complessiva, in grado di rivalutare dal punto di vista ambientale i nostri territori, é diventata ineludibile.
I contributi di Salvatore Ceccarelli, già ordinario di Genetica Agraria presso l’Università di Perugia, e di Stefania Grando, che ha una lunga esperienza internazionale come consulente per il miglioramento genetico e vegetale, devono essere letti come proposte possibili per i piccoli e micro produttori che vogliono perseguire una strada di agricoltura naturale e fare rete, recuperando i cereali antichi, le varietà autoctone e gli spazi per i pascoli.
Il saggio presentato a Bra può, a nostro avviso, essere messo in connessione con alcuni componenti della nuova Pac dell’Unione Europea 2023-2027, in particolare con l’Eco-Schema4, dedicato al pagamento di contributi per “Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento”, per una dotazione complessiva di 162,5 milioni di euro all’anno. L’Eco-Schema intende favorire la rotazione delle colture primarie e secondarie, includendo i terreni a riposo, con un’avvicendamento almeno biennale di colture e l’inserimento di colture da rinnovo o miglioratrice (leguminose). Esempi di colture foraggere premiate dalla Pac sono l’erba medica, il trifoglio, la veccia, l’erba mazzolina e la festuca.
Le pratiche proposte dall’Eco-Schema4, fra cui l’interramento dei residui di tutte le colture in avvicendamento, sono a nostro avviso molto importanti ed é per questo che abbiamo dedicato a questo schema il nostro primo approfondimento dedicato agli Eco-Schemi della nuova Pac. I piccolissimi produttori, soprattutto nelle zone rurali più difficili, possono utilizzare questi contributi per proseguire i loro progetti di rigenerazione dei terreni. La sfida del cibo di qualità accessibile a tutti deve essere perseguita con tutte le energie possibili, ma non potrà essere vinta senza pratiche agricole virtuosi e suoli più sani e ricchi di nutrienti. Luigi M. D’Auria