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Eventi nazionali

Le eccellenze dei Colli della Daunia al Salone Internazionale del Gusto di Torino 2014

29 ottobre 2014

Le eccellenze dei Colli della Daunia al Salone Internazionale del Gusto di Torino 2014

Torino – Durante la seconda edizione di Salone del Gusto e Terra Madre il mio direttore, giusto per non far credere ai miei amici che lavoro poco, ha deciso di commissionarmi un pezzo in più rispetto a quanto inizialmente pattuito riguardo questa importante esposizione dell’agroalimentare. Infatti, non pensavo di dover scrivere un articolo riguardo le eccellenze dei Monti Dauni presenti al Salone del Gusto. Questo articolo è l’ideale continuazione dei due articoli scritti quest’estate da questa testata, in cui segnalavo come i Monti Dauni siano una parte d’Italia straordinariamente ricca di eccellenze agroalimentari che dovrebbero essere più presenti nei grandi eventi del mangiar bene italiano. Detto fatto, abbiamo notato con piacere che un numero crescente di imprenditori nel settore agricolo non si vergogna più a rivendicare sui propri volantini pubblicitari la propria “appartenenza” al territorio Dauni, cosa che purtroppo alcuni anni fa accadeva abbastanza frequentemente. Un esempio lampante di come i Monti Dauni stiano lentamente tornando all’antico splendore, quando non erano solo un “granaio d’Italia”, ma anche un territorio coltivato dall’uomo sapientemente quasi in simbiosi con la natura, è il Maiale Nero dei Monti Dauni. Questa pregiata razza di maiale nero, capace in passato di resistere al rigido clima degli inverni dei Monti Dauni, era quasi scomparso nel 1999. Poi, un salumificio visionario, il Fattibene di Bovino, in collaborazione con la nascente Comunità Montana dei Monti Dauni e con alcuni amministratori virtuosi del territorio chiesero al Centro Nazionale delle Ricerche di ricreare questa antichissima razza di suino autoctona, addirittura, allora, più conosciuta da alcuni studiosi che dagli stessi abitanti del territorio. In precedenza si parlava di grano, principale responsabile, sia pure indirettamente visto che tutto ciò è stato voluto dall’uomo, dell’impoverimento del suolo dei Monti Dauni; tuttavia, il grano duro non va assolutamente demonizzato, visto che da esso provengono numerosi prodotti di qualità assoluta, come la pasta dell’azienda agricola “La Motticella” di Lucera. Questa azienda agricola è la diretta discendente di un medioevale casale arabo (durante il Duecento Lucera divenne, infatti, sede delle comunità arabe alleate di Federico II), rimaneggiato più volte nei secoli successivi. Alla Motticella, sotto la guida della famiglia Petrilli, si producono pasta e pomodori di qualità frutto di una macinazione del grano e lavorazione della farina di altissima qualità. Un’altra azienda Agricola espositrice, si chiama Molino a Vento di Ioanna Domenico di Biccari, dove si allevano allo stato brado, maiali, pecore e capre di razze autoctone da salvaguardare in un territorio puro, sul monte più alto della Daunia, con metodo di allevamento curato sul benessere degli animale che producono un latte trasformato in formaggi. Visto che quello che stiamo vivendo è stato dichiarato “Anno Internazionale dell’Agricoltura Familiare”, il nostro giornale ha cercato nei Monti Dauni due orti di grande pregio a conduzione familiare, trovandone due nel comune di Ascoli Satriano. Il primo è quello di Celeste Anguilano che nella sua tenuta “Vigna della Nonna” coltiva olive, mandorle, grano, cicerchie, cicorie e cardoncello, mentre l’altro, di Lorenzo Lorusso, si dedica anche alla coltivazione di alberi da frutto. Come al solito, il territorio dei Monti Dauni si dimostra bello quando vergine dal grande turismo. Luigi M. D’Auria

Azienda Fattibene – Monti della Daunia

(Foto: Sebastiano Spina)

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