Torino – Dal 20 al 26 maggio si é svolto a Torino, con l’organizzazione della Società Orticola del Piemonte, il Festival del Verde. Una settimana di eventi e rassegne dedicati al mondo delle piante, della natura e dei vivai. Da venerdì 24 maggio a domenica 26, invece, i Giardini Reali di Torino (insieme ad altri spazi dei Musei Reali di Torino) hanno ospitato per la terza volta Flor Primavera, evento cardine del Festival del Verde. Proprio con la nascita di Flor quindici anni fa, infatti, é nato questo rapporto di sinergia fra la Società Orticola Piemontese e il territorio torinese, all’insegna della promozione dei produttori agricoli, dei florovivaisti e delle loro eccellenze.
Nel corso della tre giorni di Flor, sono stati centocinquanta circa gli espositori presenti, in rappresentanza di quasi tutte le regioni italiane, con anche qualche presenza internazionale. Flor non é stato, come abbiamo detto in precedenza, l’unico evento della rassegna Torino Verde, che ha visto anche la presenza di visite in 20 Giardini Privati di abitazioni e ville (manifestazione chiamata Verde Svelato), ma anche un’esposizione d’arte chiamata Germogli, che ha reso ulteriormente ricco un programma che ha cercato di declinare le tematiche dell’ambiente e delle piante davvero a 360 gradi.
Nell’ambito del ricco programma di eventi, gli organizzatori hanno cercato di aprire il più possibile la rassegna di eventi non solo al centro città, ma anche alle periferie e a una decina di comuni della Città Metropolitana. Il tema del Festival, “Le Città delle Piante”, si é quasi trasformato nella “Città Metropolitana delle Piante”, con un coinvolgimento dei territori extra cittadini che, a nostro avviso, potrebbe essere centrale per la crescita ulteriore del Festival.
Il Festival del Verde, dunque, si conferma un evento in crescita, in grado di fornire una prospettiva diversa sulle tematiche ambientali, che parte dalla promozione delle eccellenze dei territori per arrivare alla visita di luoghi meno noti del tessuto urbano e metropolitano. La volontà di collocare Flor Primavera nel pieno centro di Torino pone certamente dei limiti logistici, ma ha permesso di aumentare il coinvolgimento della città nei confronti di un evento che ha saputo crescere e rinnovarsi. Donato D’Auria