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Antonietta Lucarelli ci apre le porte di un'azienda d'altri tempi

29 dicembre 2016

Antonietta Lucarelli ci apre le porte di un’azienda d’altri tempi

Colle d’Anchise (Cb) – Nel corso del Salone del Gusto, svoltosi a Torino a metà settembre, abbiamo avuto la fortuna di parlare con quasi tutti i membri della piccola delegazione del Molise. Nonostante le eccellenze alimentari che la regione può offrire, molti di loro sembravano scoraggiati riguardo la possiiblità di emergere dei produttori locali. Per smentirli, abbiamo deciso di metterci in viaggio per conoscere delle aziende agricole d’eccellenza, dove i prodotti locali vengono celebrati dai contadini che li coltivano con dedizione e passione.

Ad aprirci le porte di una piccola azienda di Fontanelle di Colle d’Anchise (piccolo comune che si trova sulle colline immediatamente di fronte al Massiccio del Matese, che appare leggermente innevato alla nostra vista) é Antonietta Lucarelli, esperte contadina che, per scelta, ha deciso di fermarsi alle tecnologie e ai metodi produttivi utilizzati tra gli anni Trenta e Sessanta. Dopo la laurea, decise di dedicarsi totalmente alla famiglia e a questi nove ettari di terreno, quasi tutti nelle immediate vicinanaze della casa di famiglia.

Mentre la bora gelida ci costringe a stringerci nei cappotti, visitiamo l’orto dell’azienda. Mentre Antonietta raccoglie finocchi  e controlla che tutto sia in ordine, ammiriamo le vallate circostanti e uno degli uliveti dell’azienda sotto lo sguardo vigile e attento del pastore tedesco Ciccio e degli animali del pollaio. Durante uno dei rari momenti in cui il sole fa capolino dietro le montagne e la bora ci lascia un po’ di tregua, imbocchiamo uno dei tratturi circostanti e visitiamo d’un altro uliveti, in cui convivono alberi di varietà Sperone di Gallo, Leccino e Pendolino (una delle migliori varietà “maschili” in circolazione).

Qui il contatto con la natura é strettissimo, come testimoniano le orme di cinghiali presenti sulla strada. Nonostante gli animali possano rovinare diverse coltivazioni, Antonietta ci dice di non avere paura di loro e di non voler prendere particolari precauzioni. Arrivati a destinazione, ci troviamo di fronte ad un uliveti di grande bellezza, splendidamente curato con metodi tradizionali. In un terreni circostante, inoltre, sono presenti anche degli ulivi secolari (di varietà Aurina), che garantiscono una resa anche un quintale per pianta in maniera totalmente naturale. Pur essendo legata alla tradizione, Antonietta é anche proiettata nel futuro: uno degli obiettivi a breve termine é quello di innestare altre coltivazioni in una frazione di terreno lasciata per anni a maggese. 

La nostra visita si conclude nella stalla (occupata quasi totalmente da due grassi maiali) e nel pollaio, che rendono questa masseria una vera e propria azienda autosufficente, dove é possibile trovare prodotti veramente biologici e biodinamici, anche se mancanti di certificazione. La visita di questa azienda ci ha confermato che il Molise é una regione ricca di grandi eccellenze agroalimentari. Nel futuro, dunque, sarebbe perfetto riuscire a coniugare metodi tradizionali di produzione e moderna comunicazione per farli conoscere e apprezzare maggiormente. Luigi M. D’Auria


Gli ulivi appena piantati nei terreni di Antonietta Lucarelli

(Foto: Sebastiano Spina)

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