Torino – Venerdì 19 gennaio 2024, nella prestigiosa cornice del foyer del Teatro Regio di Torino, Coldiretti Torino e Coldiretti Piemonte hanno organizzato un convegno dedicato a “Allevamenti e Qualità dell’Aria”, un appuntamento certamente dedicato ai soci, ma anche al mondo della comunicazione, a quello accademico e alla cittadinanza attiva e attenta riguardo le tematiche ambientali e della transizione ecologica.
Dopo l’introduzione, affidata all’addetto stampa di Coldiretti Piemonte, Massimiliano Borgia, e dal Presidente Regionale, Cristina Brizzolari, é iniziato un lungo momento di interventi istituzioni, a partire da quello del Ministro dell’Ambiente Pichetto, in dialogo col giornalista Maurizio Tropeano.
Le prossime elezioni europee e regionali, infatti, pongono gli amministratori di fronte a tante e importanti sfide relative al mondo dell’ambiente e dell’agricoltura. Si pensi, ad esempio, alla necessità di implementare i progetti legati al Pnrr, possibilmente in connessione con una Pac2021-2027, tematica che la nostra testata e non solo considera centrale per una rigenerazione virtuosa del settore agricolo.
La parte di lavori vera e propria, invece, ha visto una pluralità di interventi di docenti dell’Università di Torino, che hanno analizzato i rapporti fra gli allevamenti e il loro impatto ambientale, oltre che alcune possibili direttrici di sviluppo per una zootecnia più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Il convegno é stato sicuramente importante per conoscere pareri qualificati e scientifici che smentiscono l’idea di un allevamento come settore economico unicamente dannoso per l’ambiente, come vorrebbe un certo ambientalismo troppo ideologico e poco concreto. Le possibilità di produrre biogas e biomasse, oltre che di implementare filiere naturali e sostenibili, sono sempre più concrete e l’Italia sta aumentando la propria capacità di coglierle. Anche lo sviluppo sostenibile in settori collegati, come quello dei prati stabili, costituisce una risorsa ambientale ed economica che può contribuire sempre di più a sostenere le economie e gli ecosistemi dei territori.
Per quanto riguarda il Piemonte, sono arrivati interessanti rimandi riguardo alla possibilità di salvaguardia dei suoli nelle zone urbane, ma anche della necessità di sostenere al massimo le filiere legate ai prati stabili delle zone alpine, ricche di biodiversità e fondamentali per l’equilibrio del paesaggio alpino.
Il convegno dedicato ad allevamenti e qualità dell’aria lascia, dunque, un immagine positiva del sistema Piemonte e del sistema Italia, pronti a creare sinergie positive per i territori. Le sfide da affrontare, come abbiamo sottolineato anche in questo articolo, sono però tantissimi, e dunque i prossimi anni saranno decisivi per il nostro ambiente e la nostra economia, e Coldiretti é chiamata a fare la sua parte per sostenere pratiche virtuose, dei grandi ma anche e soprattutto dei piccoli e micro produttori locali. Luigi M. D’Auria