Ascoli Satriano (Fg) – In un paesaggio ambientale e agricolo fortemente vocato, ma anche desiderosi di rigenerazione, come quello dei Monti Dauni, il GiardinOrtoFruttetOliveto di Mezzana della Terra, ad Ascoli Satriano, festeggia i suoi primi undici anni di attività. Un progetto di valorizzazione ambientale e di recupero della tradizione che, tuttavia, guarda al futuro dell’agricoltura locale con passione, utilizzando anche le opportunità offerte da un approccio agroecologico al ruolo dell’agricoltore.
L’agroecologia intesa come equilibrio nel rispetto di aria, acqua e suolo é uno dei concetti chiave nella costruzione del GiardinOrtoFruttetOliveto di Mezzana della Terra, che nasce utilizzando appezzamenti di terreno familiari. Il sogno e la passione per l’agricoltura naturale e un ritorno agli anni Sessanta sono uniti all’innovazione negli approcci verso un’agricoltura naturale.
Negli ultimi mesi, il GiardinOrtoFruttetOliveto ha superato (e sta ancora lottando) contro una situazione siccitosa che ha coinvolto praticamente tutte le regioni che si affacciano sul Mediterraneo. Riuscire a superare questo momento così difficile rappresenta una certificazione della bontà del progetto anche e soprattutto dal punto di vista ambientale.
Il GiardinOrtoFruttetOliveto di Mezzana della Terra ha, infatti, acquisito lo status di vero e proprio presidio di difesa ambientale per i Monti Dauni, mediante l’implementazione di corridoi e nicchie ecologiche nei propri appezzamenti. I corridoi, in particolare, sono ottenuti lavorando con attenzione con l’inerbimento, l’interfila, i miscugli e le erbe spontanee, ai quali si aggiungeranno, nei prossimi mesi, anche cespugli come prugnolo, olivello spinoso, ginepro, biancospino e sanguinello.
Il valore ambientale del GiardinOrtoFruttetOliveto viene certificato anche dalla qualità dei prodotti e dei blend, senza dimenticare il rispetto dei principi e delle disposizioni dell’Eco Schema5 della Pac dell’Unione Europea. Passione, futuro e rispetto delle tradizioni sono, dunque, parole chiave per comprendere l’approccio agroecologico (magari non moderno ma certamente Smart nel senso di “intelligente, resiliente, utile” della parola) di questo luogo d’eccellenza dei Monti Dauni. Luigi M. D’Auria