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Eventi internazionali

Il Salone del Gusto compie vent'anni e vuole bene alla Terra

03 febbraio 2016

Il Salone del Gusto compie vent’anni e vuole bene alla Terra

Torino – Dal 22 al 26 settembre 2016 si svolgerà a Torino la nuova edizione del Salone del Gusto Terra Madre. La grande novità é che il grande vento non si svolgerà più nella storica sede di Lingotto Fiere ma nel centro storico del capoluogo sabaudo. Le conferenze si svolgeranno, infatti, nello storico Teatro Carignano, i laboratori del Gusto nella famosissima Mole Antonelliana (sede del Museo Nazionale del Cinema) e presso il Circolo dei Lettori di via Bogino e il Mercato nel Parco del Valentino, che sarà letteralmente invaso dai produttori e dalla loro creazioni “Made in Slow Food”.

Come ricordato da Daniele Buttignol, segretario generale di Slow Food Italia, questa nuova edizione vuole coinvolgere maggiormente la città di Torino, cui Slow Food é riconoscente per aver creduto nel Salone del Gusto e in Terra Madre, inserendoli nel calendario di grandi eventi cittadini. Non possiamo che dargli ragione: il Parco del Valentino e le altre sedi non sono collegate e funzionali come accadeva al Lingotto, ma sono sicuramente più spettacolari dal punto di vista architettonico e consentiranno ai tantissimi visitatori stranieri di godersi l’evento visitando al contempo la città.

Tra i cavalli di battaglia di questa edizione, che coincide con il trentennale di Slow Food, ci sono il progetto di realizzazione dei 10000 orti in Africa, già iniziato ma ancora lontano dal termine, la promozione dei legumi come alimento sano e genuino (in questo senso si é già mossa la FAO, proclamando il 2016 anno internazionale dei legumi) e la difesa della carne, cui saranno dedicati numerosi laboratori.

Nonostante qualche intoppo legato all’affitto del Lingotto (i costi erano diventati esorbitanti e hanno costretto gli organizzatori ad inventarsi una nuova soluzione), quindi, Salone del Gusto e Terra Madre torna alla carica. Ci sentiamo, in conclusione di articolo, di rivolgere una piccola provocazione agli organizzatori di questo splendido evento, ovvero “Slow Food” di Carlo Petrini. Oltre a costruire 10000 orti in Africa, opera doverosa per far crescere questo Continente, sarebbe bello anche aiutare 10000 contadini europei a realizzare un vero orto biologico in un continente molto evoluto ma, purtroppo, anche molto inquinato. Sarebbe un grande passo verso uno sviluppo sostenibile del nostro pianeta. Luigi M. D’Auria

Biodiversità e legumi protagonisti al Salone del Gusto e Terra Madre 2016

(Foto: Sebastiano Spina)

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